Alto Adige. Sport individuali e non di gruppo quelli preferiti dagli invalidi civili

Escursioni in montagna, sci, alpinismo, ciclismo: l’Alto Adige è una nota meta per gli amanti dello sport. Ma cosa ne pensano i 46.000 altoatesini ai quali è stata riconosciuta un’invalidità civile? Partendo da questo presupposto, l’Associazione Invalidi Civili (ANMIC Alto Adige) ha condotto un sondaggio sul tema “Invalidità civile e sport in Alto Adige”. Il sondaggio aveva lo scopo precipuo di mettere in luce i problemi esistenti per migliorare la vita quotidiana di queste persone. In totale hanno partecipato al sondaggio oltre 140 invalidi civili e persone disabili, con una prevalenza di donne (54,6%) rispetto agli uomini (45,4%) e un’età media di 40,9 anni.
I risultati del sondaggio indicano chiaramente che gli invalidi prediligono gli sport individuali piuttosto che quelli di squadra. Alla domanda relativa alla frequenza con cui essi praticano sport, la maggior parte degli intervistati (48,1%) dichiara di fare sport più volte alla settimana, mentre il 35,9% pratica sport più volte al mese e solo il 16% si dedica all’attività fisica tutti i giorni.
Inoltre, nel sondaggio vengono analizzate le motivazioni per le quali gli invalidi civili e le persone disabili praticano sport. In relazione alla domanda “Perché pratica sport?” la maggior parte degli intervistati menziona il desiderio di muoversi (53,6%) e il fatto che lo sport sia salutare (52,3%).
Era nostro desiderio, inoltre, scoprire dove gli invalidi civili altoatesini pratichino l’attività sportiva e qualora essi incorrano in qualche ostacolo – riferisce Thomas Aichner, Presidente ANMIC Alto Adige. Secondo i risultati, il 67,9% dei partecipanti al sondaggio dichiara di praticare sport all’aperto, mentre il 28,3% si allena in palestra e il 3,8% a casa.
Un ulteriore aspetto centrale del sondaggio verte sul tema della compatibilità finanziaria tra sport e vita quotidiana. Fortunatamente il 59,5% dei partecipanti può permettersi di fare sport tutte le volte che vuole. Tuttavia l’ANMIC Alto Adige, in qualità di maggiore rappresentanza di invalidi civili e persone disabili dell’Alto Adige, intende intervenire a favore di quel 37,3% che per motivi economici non sempre può praticare sport – afferma Thomas Aichner il quale conclude che per migliorare il mondo dello sport e renderlo più accessibile e inclusivo, l’Associazione si batterà per l’abbattimento delle barriere architettoniche nonché per istituire agevolazioni per gli invalidi civili e le persone disabili.

Foto.Thomas Aichner@ Presidente ANMIC Alto Adige