Da mesi il Team K chiede di abbandonare l’idea di rifare la pista per il bob a Cortina d’Ampezzo, una proposta tutt’altro che sostenibile sia da un punto di vista economico che ecologico. La pista di Igls, che sta per essere completamente rinnovata, potrebbe essere utilizzata per le Olimpiadi invernali del 2026, come proposto dal Team K e dai NEOS tirolesi. Questa soluzione transfrontaliera sembra trovare il favore anche del Veneto: il presidente della Regione Luca Zaia ha recentemente commentato la proposta, non andando ad escluderla.
“Sono molto contento – se le notizie apparse oggi sulla stampa verranno confermate – che anche Luca Zaia ora non escluda più categoricamente l’alternativa rappresentata da Igls. Noi del Team K ci battiamo da tempo per questa soluzione, ma pressioni sono giunte anche da molte associazioni ambientaliste e dalla stessa popolazione di Cortina. Queste voci non possono più essere ignorate dalla politica, se non vogliamo continuare a perdere credibilità tra i cittadini. Mi aspetto che anche il presidente Kompatscher faccia una dichiarazione chiara e inequivocabile e prenda posizione su questo tema. Sarebbe un grande successo comune se gli eventi olimpici di slittino, bob e skeleton del 2026 si svolgessero a Igls”, riassume Alex Ploner.
Il presidente Luca Zaia, come riporta il Fatto Quotidiano di oggi, ha dichiarato che nel contesto delle pesanti ricadute delle attuali tensioni geopolitiche e della crisi climatica, il progetto di costruzione di Cortina potrebbe essere riconsiderato. Il Team K è convinto che la cooperazione transfrontaliera nell’organizzazione dei Giochi invernali del 2026 sarebbe nello precisamente nello spirito olimpico, andrebbe a considerare concretamente gli obiettivi che il CIO ha imposto in termini di sostenibilità e protezione ambientale e sarebbe un esempio virtuoso di cooperazione europea nel quadro dell’Euregio. È auspicabile che i responsabili dei Giochi olimpici del 2026 decidano ora a favore di questo nuovo percorso e rinuncino a costruire la pista per i bob a Cortina.
Foto, Alex Ploner e Paul Köllensperger