Le richieste di CNA Pensionati al nuovo Parlamento

Innovazioni nell’ambito dell’assistenza e della prevenzione e revisione dei bonus sociali per difendere il reddito pensionistico, queste due delle principali proposte della categoria dei pensionati per la nuova legislatura
Il presidente di CNA Pensionati Alto Adige Arrigo Simoni traccia una sintesi di quelle che sono le necessità e le aspettative della categoria. Cosa si attende CNA Pensionati dalla nuova legislatura?
Per i nostri anziani servono soluzioni innovative e che riescano a dare risposta ai bisogni crescenti della fascia di popolazione che rappresentiamo. Tre secondo noi le strade da seguire: lo sviluppo della prevenzione, il controllo delle cronicità e la garanzia dell’assistenza. Del resto, tutto ciò è previsto dal PNRR – in particolare dalle missioni 5 e 6 – tramite cui si mira a superare la divisione tra ambito sanitario e ambito socio-assistenziale puntando con forza ad un modello maggiormente votato alla prossimità, attento ad offrire prestazioni ed attività piuttosto che erogare meri trasferimenti di soldi o sconti fiscali ad utenti bisognosi, invece di servizi sempre più complessi – queste in sintesi le richieste di Simioni.
Il PNRR rappresenta un’opportunità da non sprecare e per questo CNA Pensionati ha aderito al Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza insieme ad altre 48 organizzazioni che rappresentano la totalità degli attori coinvolti nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese. Il Patto ha proposto l’istituzione del Sistema Nazionale Assistenza Anziani (SNA) con l’obiettivo di considerare l’assistenza alla non autosufficienza come un settore distinto del welfare state, ritagliandone un ruolo specifico in aggiunta e in raccordo ai già esistenti sistemi di servizi ed interventi sanitari, sociali e previdenziali. Le proposte sono molteplici e tutte indirizzate a non lasciare abbandonati a se stessi – oppure alle famiglie – gli oltre 3,8 milioni di anziani non autosufficienti.
Per quanto riguarda il potere d’acquisto delle pensioni le proposte – sulla base dello studio del Centro Europa Ricerche -riguardano l’introduzione di un bonus Irpef di 960 euro annui da destinare a chi riceve un reddito imponibile da pensione compreso tra 6.500 e 12.000 euro, inoltre la revisione strutturale dei bonus sociali per le bollette di acqua, luce e gas innalzando la soglia Isee di accesso a 20.000 euro, quindi l’azzeramento dell’IVA sui prodotti alimentari di base e la riduzione all’aliquota del 4% delle bollette e dei farmaci utilizzati per le malattie croniche.
Questo è l’aggiornamento della nostra “cassetta degli attrezzi” a difesa del reddito pensionistico, afferma in conclusione Arrigo Simioni.

Foto. Arrigo Simioni