
Il festival Transart quest’anno fa visita ad una nuova inconsueta location. Si tratta della sede dell’azienda d’avanguardia Microtec, nuovo importante sponsor della rassegna e importante realtà imprenditoriale altoatesina.
Il 12 settembre alle ore 20.30 l’appuntamento è a Bressanone in via Julius-Durst 98 con la performance di Deva Schubert dal titolo Sisters of Algolore. La sede di un’azienda iper-tecnologica è il contenitore perfetto per uno spettacolo che unisce la cultura digitale e la tradizione alpina in una sorta di miraggio hi-tech di un futuro sereno e abitabile, dove tecnologia e natura convivono felicemente. Sullo sfondo di un paesaggio sonoro ritmico, glitch algoritmici e suoni alpini come il fischio e lo jodel si muovono quattro performer, in una coreografia della danzatrice e coreografa berlinese Deva Schubert. Alle musiche di Marie Lynn Speckert si aggiunge il suono automatizzato di un corno alpino dotato di intelligenza digitale e programmato dall’artista austriaco Hannes Hölzl.
Sempre nella stessa serata sarà anche presentata l’installazione sonora Knock on Wood, progettata dallo stesso Hölzl in collaborazione con Microtec. Si tratta di una sorta di xilofono robotico, il cui funzionamento si basa sulla tecnologia della macchina per l’analisi del legno Viscan, brevettata da Microtec.
Dall’idillio natural-tecnologico di Schubert alle atrocità sperimentali di Jan Lauwers e la sua Needcompany, che va in scena il 13 settembre alle ore 20.30 al Teatro Comunale di Bolzano con lo spettacolo Billy’s Violence. Needcompany è attiva dal 1986, fondata da Lauwers con la coreografa e performer Grace Ellen Barkey con l’aggiunta nel 2001 dell’artista visuale e compositore Maarten Seghers che ha dato alla compagnia un apporto fondamentale.
Chi ha già avuto modo di assistere ad uno dei loro famosi spettacoli sa che non c’è nulla che non venga messo in questione, dagli stessi medium e i loro confini alle questioni sociali, antropologiche, estetiche ed artistiche, il tutto con un linguaggio diretto, spesso brutale e ai limiti dello scandalo. In Billy’s Violence l’attenzione si concentra sulle tragedie di Shakespeare e la loro intrinseca violenza: il poeta inglese portò in scena sesso e violenza per attirare a teatro un pubblico tristemente avvezzo alle brutalità delle torture e delle pubbliche esecuzioni. Dall’opera shakespeariana Lauwers trae dialoghi violenti e amorosi, senza tempo, mettendo la donna al centro della scena, e interrogandosi sul ruolo della violenza nell’arte e nella società del 21° secolo.
Dopo le irriverenti sperimentazioni di Lauwers e della sua compagnia si passa ad una dimensione più intima con il documentario di Serhiy Bukovski sulla vita e il pensiero del compositore ucraino Valentin Silvestrov, proiettato mercoledì 14 alle 20.30 presso il Filmclub di Bolzano. Attualmente residente a Berlino, Silvestrov ha lavorato a Kiev come compositore freelance dal 1970 al 2022, fuggendo a seguito dell’invasione russa in febbraio. Il suo approccio alla composizione musicale può essere definito post-moderno e neoclassico, con l’utilizzo di tecniche modali e tonali che rappresentano un rifiuto dei suoi esordi avanguardistici al conservatorio di Kiev e la virata verso una musica più intima, spirituale, fatta di tessiture sonore delicate ed emozionali.
Nel suo film Bukovski traccia un ritratto poetico di questa mente acuta e prolifica, raccontando una storia fatta di resistenza, curiosità, desiderio e grande talento in tempi travagliati.
I biglietti per gli spettacoli di Transart sono acquistabili presso le Casse del Teatro Comunale di Bolzano (t. +39 0471 053800).
Le casse sono aperte secondo i seguenti orari: martedì – venerdì ore 11.00 – 14.00 e ore 17.00 – 19.00; sabato ore 11.00 – 14.00.
I ticket sono acquistabili online sul sito: www.ticket.bz.it e via email scrivendo a info@ticket.bz.it
Foto/Sisters Algolore/© Philipp Weinrich