Rincari energia insopportabili, sganciare il prezzo da quello del gas e investire con forza nell’energia alternativa

Prezzo energia, ormai numeri spaventosi! Nel 2022, in Italia, i costi energetici nel solo settore commercio, gastronomia e servizi hanno raggiunto quota 33 miliardi di euro, il triplo rispetto al 2021 (11 miliardi) e il doppio rispetto al 2019 (14,9 miliardi).
Non c’è dubbio che sia ormai a rischio l’attività, il lavoro e persino la stessa sopravvivenza di molte aziende! Ma anche le famiglie devono fare i conti con questa esplosione dei costi– afferma il presidente dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige Philipp Moser. Devono essere trovate subito  – afferma – soluzioni a breve, medio e lungo termine. Il presidente cita tre possibili approcci e interventi.
Da un lato bisogna sganciare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. Non è possibile che il primo dipenda per il 40 per cento dal secondo, il quale trascina con sé il prezzo dell’energia in ogni fluttuazione, spiega Moser. D’altra parte, serve anche un’immediata copertura dei prezzi del gas.
In questo senso bisogna lavorare a medio e lungo termine, creando le necessarie premesse e infrastrutture affinché l’Italia e l’Alto Adige si rendano il più autonomi possibile in campo energetico, cominciando per esempio dalla riduzione della dipendenza dalle forniture straniere, in particolare del gas. E, allo stesso tempo, bisogna investire con forza nell’energia alternativa.
Il presidente Moser conclude invitando i responsabili dell’economia altoatesina a intervenire in maniera unita e coesa. Questo tema è talmente decisivo per il nostro futuro, assicura, che richieste singole e approcci separati non avrebbero alcun risultato.

Foto. Philipp Moser