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Per i ristoratori altoatesini un problema diffuso: il No Show

13 Agosto 2022

Per i ristoratori altoatesini un problema diffuso: il No Show

Ferragosto si presenta funestato da innumerevoli avversità: un caldo torrido accompagnato da una disastrosa siccità che mina colture e produce razionamenti dell’acqua anche per bere e lavarsi. Timori più che fondati per la penuria del gas e conseguenti aumenti dei costi energia elettrica. Benzina e gasolio a prezzi esorbitanti, mancanza di materie prime provenienti dai Paesi belligeranti, Russia e Ucraina, oltre alle tremende immagini che ci giungono e ci lasciano sbigottiti. Un tasso di positività al Covid e conseguenze contagi da fare paura. Nonostante tutto ciò la voglia di evadere, di vivere di uscire e divertirsi supera ogni evento negativo: città d’arte piene e località di mare piene a Ferragosto, ed in Alto Adige non c’è più una camera d’albergo libera o ristorante dove mangiare che non sia preso d’assalto. Bene! Ci voleva! Dopo tanto soffrire l’economia e deve rimettersi in moto. Però è un momento critico per la ristorazione altoatesina. L’aumento dei costi, il servizio di scarsa professionalità, materie prime spesso scadenti, menù appiattiti. Si tira un sospiro di sollievo quando si esce dal ristorante soddisfatti per come è andato il pranzo. La solitamente lamentosa categoria dei ristoratori altoatesini adesso cavalca il doloroso problema del “no show”, tavolo prenotato e nessuno si presenta. Sembra che questo malcontento stia  dilagando. Girano voci che oltre ad essere di fronte a clienti villani e maleducati, ci siano anche concorrenti che vogliono fare del male ai loro colleghi. I ristoratori si difendono chiedendo il nome e cellulare e richiamando subito dopo per verificare  o poche ore prima dell’appuntamento oppure per avere conferma. I più famosi e blasonati richiedono la carta di credito bloccando belle somme anche solo per entrare nella lista d’attesa, non soltanto per prenotare. Se poi non si presenta di solito viene addebitato il menù degustazione senza vino: qualcuno ha fatto causa ma ha perso. Risultato? La prenotazione è un vero e proprio contratto, con caparra.
Ed adesso, godiamoci il Ferragosto!