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Al Mamming di Merano una mostra su Ezra Pound nel vortice delle Avanguardie

3 Luglio 2022

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Al Mamming di Merano una mostra su Ezra Pound nel vortice delle Avanguardie

Henri Gaudier-Brzeska

Presso il Palais Mamming di Merano il 7 luglio alle ore 19.00 avrà luogo l’inaugurazione della mostra d’arte “Make It New – Ezra Pound nel vortice delle Avanguardie”.
Léger, Ernst, Brâncuși, Gaudier-Brzeska, Bartolini, Plattner, Fellin, Kuperion sono solo alcuni dei nomi eccellenti dei numerosi artisti in mostra a Palais Mamming che, con le loro opere, ci introducono ad un’epoca e soprattutto ad un milieu culturale di grande fascino in cui donne e uomini, artiste, scrittrici, poeti e scultori operarono notevoli cambiamenti, dando vita a quelle correnti letterarie e artistiche che diedero avvio al Modernismo. Essi vissero, infatti, esperienze artistiche e culturali molto particolari e seppero condividere idee e sperimentazioni per una meta comune. Molti incrociarono Pound e ne subirono il fascino e l’influenza. Gran parte delle opere presenti in mostra scaturirono dalle loro discussioni stilistiche, altre furono il risultato delle loro collaborazioni creative, altre ancora gli furono dedicate.
Il titolo della mostra “Make It New” è tratto dal motto che Ezra Pound fece suo e che è una citazione di un antico testo cinese. Fin dai suoi esordi la sua attività creativa fu forgiata su questo credo.
La mostra, curata da Carl Kraus, Siegfried de Rachewiltz e Rosanna Pruccoli, in collaborazione con Elmar Gobbi e Tiziano Rosani, è suddivisa in diverse sezioni che introducono dapprima la biografia di Ezra Pound e i Cantos, quindi le biografie degli artisti e le opere degli intellettuali che egli incontrò, stimò e sostenne e le ricadute su Merano. La collaborazione con Mediateca Multilingue e Accademia Italo-Tedesca ha reso possibile anche alcune installazioni video e sonore relative all’opera di Pound. La mostra si apre con i Cantos e con una ragguardevole galleria di ritratti dedicati al poeta americano. Le altre sezioni seguono cronologicamente gli spostamenti che Pound effettuò e la germinazione intellettuale che fu in grado di produrre.
La sezione intitolata Vortex London 1908–1920” è dedicata ai dodici anni in cui Pound visse nella capitale inglese, ritrovandosi subito al centro dei fermenti letterari, artistici e sociali dell’epoca, cui partecipò con impeto appassionato, senza timore di rischiare per affermare le proprie convinzioni. Pound scrisse il Manifesto del Vorticismo come contrappunto al Futurismo italiano e fondò la rivista “Blast” insieme a Wyndham Lewis. Con il Vorticismo, termine derivato dal latino “vortex” (vortice, tempesta), Pound e i suoi amici diedero voce alla loro convinzione di rappresentare la massima espressione e il punto di arrivo dei movimenti artistici moderni. Il poeta si identificherà con questo concetto per tutta la vita, proprio come un fisico alla ricerca della sostanza primordiale che contiene in sé tutte le risposte.
La sezione successiva si intitola “Centre of avant-garde / Paris 1920–1924” ed è dedicata ai cinque anni in cui Pound visse nella capitale francese, che sentiva come il vero centro delle avanguardie e il luogo capace di incarnare lo spirito del motto “Make It New”. La Ville Lumière diede impulso a numerosi movimenti artistici, fra cui l’Impressionismo, il Fauvismo, il Cubismo, il Dadaismo e il Surrealismo. Qui entrò in rapporto con Braque, Picasso, Léger, Picabia, Cocteau, Brancusi, Tzara, Ernst e molti altri. Guidato da un profondo senso dell’amicizia, creò una fondazione a favore degli artisti in difficoltà e si adoperò con grande impegno per i suoi amici poeti.
La sezione intitolata “Action Rapallo 1925–1945” è dedicata al suo trasferimento a Rapallo, dove si stabilì nel 1925 alla ricerca di una luce mediterranea e confuciana. Qui dette vita a iniziative letterarie e musicali e proseguì soprattutto nella sua attività poetica, in particolare nella stesura di parte dei Cantos, poema epico e sperimentale, capolavoro della poetica modernista e opera totale alla cui elaborazione dedicò larga parte della sua esistenza. In quegli anni si avvicinò al fascismo, che egli considerava compatibile con le correnti anticapitaliste e antimarxiste presenti anche negli Stati Uniti e che riteneva offrisse risposte valide alla coeva crisi economica mondiale. Durante la Seconda Guerra mondiale tenne delle trasmissioni radio in cui accusava gli Alleati di essere i veri colpevoli del conflitto in corso e nelle quali non mancarono toni antisemiti. Nel 1945 fu arrestato e trasferito prima in un campo di prigionia americano presso Pisa e successivamente negli Stati Uniti. Fu liberato nel 1958 per espresso interesse di numerosissimi intellettuali, scrittori e artisti italiani, francesi, inglesi e americani che sottoscrissero svariate petizioni in sua difesa.
L’ultima sezione è intitolata “Verrò a Merano” ed è dedicata all’arrivo di Pound in città e all’influenza che egli esercitò sugli artisti e sugli intellettuali meranesi e come anche molti anni dopo la sua partenza, e addirittura dopo la sua dipartita, altri soggetti proseguirono in città la sua opera di ricerca e di innovazione oltre che di dibattito culturale.

Foto, Vanni Scheiwiller, Ezra Pound e Mary de Rachewiltz

Jockey Club – Parigi 1923