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GIORNATA DEL SOLLIEVO, SEMINARIO DEL PAPAVERO: “NON CI SIAMO MAI FERMATI”

27 Maggio 2022

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GIORNATA DEL SOLLIEVO, SEMINARIO DEL PAPAVERO: “NON CI SIAMO MAI FERMATI”

La Giornata Nazionale del Sollievo che cade oggi è, come sempre, un momento importante per riflettere sulla qualità delle cure palliative di un territorio e, più in generale, della sua capacità di rendere di alta qualità anche l’ultimo tratto della vita di ciascuno. Non è banalmente far fronte al dolore ma qualcosa di molto più ampio e umano. Uno sguardo sui giorni da vivere più che un banale analgesico. Le istituzioni si attivano per creare dei momenti di riflessione e anche questa volta sul territorio altoatesino il testimone è stato preso dall’associazione “Il Papavero – Der Mohn”. Per questa ventunesima edizione, è stato organizzato un incontro di alto livello che porti anche ad un momento di riflessione complessiva coordinato dalla presidente Mara Zussa.
Ecco, dunque, che il seminario organizzato da Il Papavero nella sua sede in piazza Firmian a Bolzano sarà davvero di alto livello domani dalle 9 alle 12 e poi dalle 13.30 alle 16.30. A disposizione di volontari ed operatori di settore ci sarà Sandro Spinsanti, luminare e docente di etica medica che ha firmato decine di pubblicazioni fondamentali nella formazione nazionale. Il tema sarà, ca va sans dire, le cure palliative e, nello specifico, l’importanza di dare sollievo alla sofferenza e prestare attenzione ai bisogni della persona. Due assolute priorità. Spinsanti è un profilo di grande cultura e spessore che porterà un sicuro arricchimento sui temi nel campo della bioetica e non solo. Non a caso il titolo del seminario sarà “Parole e fiducia: i due pilastri della buona cura”. Non si parte, dunque, dai farmaci ma dalla predisposizione personale: dall’uomo.
“È sempre molto importante portare questo tema all’attenzione dell’opinione pubblica” le parole del direttore della struttura complessa aziendale palliative care Massimo Bernardo. “Come servizio abbiamo sempre ritenuto questa giornata centrale nella nostra attività e siamo felici dopo due anni di tornare a proporre un momento di approfondimento in presenza. È anche un’occasione di incontro e confronto tra operatori e volontari”. L’evento gode del patrocinio gratuito della Provincia di Bolzano.
La pandemia, sarebbe strano il contrario, ha creato molte difficoltà anche nel settore delle cure palliative. Per diverso tempo l’hospice è rimasto interdetto e le attività di supporto sono state forzatamente ridotte. Un mare parecchio agitato, dunque, anche per Il Papavero che, tuttavia, non ha mai smesso di tenere la barra dritta. “Abbiamo sempre mantenuto aperta la sede di piazza Firmian – commenta Mara Zussa – continuando a fornire servizi di supporto pure a distanza. Siamo riusciti a non bloccare i corsi di formazione del volontariato e, anzi, abbiamo portato a conclusione del concorso, proprio in questi giorni, il nostro decimo gruppo. Gradualmente siamo riusciti a tornare in hospice con i nostri volontari procedendo verso una situazione più normale. Oggi permangono delle limitazioni ma siamo fiduciosi che presto saranno anche queste un ricordo. Siamo comunque estremamente orgogliosi di non aver mai rallentato il ritmo delle proposte anche a fronte di oggettivi ostacoli. Normale che guardiamo con ancora più fiducia al futuro consci che, a livello territoriale, abbiamo ancora moltissimi margini di miglioramento. Siamo pronti a supportare le istituzioni e chi può continuare a portare avanti una cultura e una pratica delle cure palliative che siano sempre più efficaci, capillari e umane”.
Che Il Papavero sia una delle associazioni faro a livello nazionale in questo settore lo conferma un aneddoto molto significativo. “I percorsi di formazione dei volontari avvengono attraverso un accordo tra lo Stato e le Regioni secondo percorsi specifici – premette Zussa – che si concretizza nei manuali di formazione. Qualche mese fa è stato dato compito alla Federazione delle Cure Palliative di aggiornarli e Il Papavero si è occupata di diverse porzioni del nuovo testo formativo. Non solo, abbiamo lavorato sodo per predisporre dei corsi online facendo tesoro dell’esperienza pandemica. In questo modo, in tutta Italia, aiutiamo le associazioni più vecchie che avevano bisogno di aggiornarsi e quelle più piccole che magari non riescono ad organizzare corsi in presenza. Siamo molto orgogliosi e siamo sempre vitali perché sì, noi parliamo sempre di vita”.