In occasione della Giornata dell’Europa che si svolge ogni anno il 9 maggio la SGB/CISL invoca un Europa più sociale e solidale, che metta al centro i temi del lavoro, delle tutele e dei diritti sociali. Sono molti i cantieri aperti dell’UE, riguardano la migrazione, il superamento degli effetti della pandemia, il cambio climatico e il suo ruolo nella politica estera. “L’Unione Europea deve estendere la sua dimensione sociale, nell’interesse di lavoratori e pensionati. L’impegno per condizioni di lavoro giuste, per la sicurezza e l’equità sociale sono di fondamentale importanza”, come affermano i Segretari Generali SGB/CISL Dieter Mayr e Donatella Califano.
Luca Visentini, Segretario generale della Confederazione europea dei Sindacati CES, nel suo saluto trasmesso al recente Congresso provinciale SGBCISL ha indicato le priorità del Sindacato a livello europeo che vuole essere protagonista del cambiamento per ricostruire società, economia e mercato del lavoro in maniera giusta, in modo che anche lavoratrici e lavoratori ne possano beneficiare. Per la CES, gli investimenti pubblici devono avere un impatto in termini di posti di lavoro di qualità, miglioramento dei salari e coesione sociale, uno sviluppo sostenibile e inclusivo. L’impegno attualmente è focalizzato sulla tutela dei lavoratori del lavoro digitale, sulla parità salariale, sul contrasto al dumping e sul rispetto dei contratti collettivi.
Solo insieme saremo in grado di affrontare e vincere le grandi sfide dei nostri tempi. Inoltre, raggiungere risultati positivi e miglioramenti concreti che toccano da vicino le persone crea, per l’UE, maggiore legittimità, credibilità e consenso tra i cittadini, sono un argine all’onda populista e un validissimo argomento contro euroscettici.