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Merano. Più donne in Consiglio, meno squilibrio di genere nella rappresentanza politica

15 Aprile 2022

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Merano. Più donne in Consiglio, meno squilibrio di genere nella rappresentanza politica

In aprile approderà in Consiglio regionale il disegno di legge 19/XVI che prevede l’introduzione di una quota effettiva e obbligatoria di candidate donne nelle liste elettorali a livello comunale. La Commissione Pari Opportunità della città di Merano sostiene con estrema convinzione la necessità di migliorare la legge elettorale.
Nelle ultime elezioni comunali di Merano, come nel resto della Provincia, è stata evidenziata la scarsa rappresentanza di donne in Consiglio Comunale: sono infatti 12 le consigliere elette su 36 rappresentanti, ovvero le donne rappresentano solo il 33%.
La Commissione Pari Opportunità della città di Merano sostiene con estrema convinzione il miglioramento di una legge elettorale che fino a oggi, attraverso un escamotage, consente che possa esserci anche una sola donna sulle liste elettorali, perché se non viene raggiunto il previsto terzo di donne tra i candidati, i posti vengono lasciati vuoti e si assiste a un’ennesima sovrarappresentanza di uomini nella vita pubblica e politica.
Con la legge in attualmente in vigore, infatti, a Merano si potrebbe presentare una lista con 37 candidati e solo una di questi dovrebbe essere donna. Anche nell’espressione delle preferenze sarebbe opportuno e auspicabile che, qualora possano essere indicati quattro voti, almeno un voto debba essere per il genere diverso.
“Crediamo nella necessità e urgenza di una quota di genere obbligatoria nelle liste delle elezioni comunali che dovranno essere composte da almeno un terzo di donne, basandosi sul numero effettivo di persone candidate in lista e non sul numero massimo possibile di candidature come avvenuto fino a oggi”, sottolinea la Presidente della Commissione Pari Opportunità Claudia Bellasi, che ribadisce: “È ora che si faccia tutto il possibile per superare il grande e dannoso squilibrio di genere nella rappresentanza politica. La nostra società ha bisogno del punto di vista e delle proposte delle donne e di rappresentanti politiche in posizioni decisionali per amministrare in modo efficace e inclusivo la comunità”.
“Si tratta qui di avere un’’equa rappresentanza. La metà della società è composta da donne. Non sarebbe opportuno che avessero il giusto peso negli organismi politici e non solo? È stato dimostrato che l’efficienza, lo stile di comunicazione e la conciliazione famiglia/lavoro migliorano nei team decisionali misti. Sia madri, sia padri ne beneficiano. Pertanto, questa legge è necessaria”, ha aggiunto la Vicepresidente della Commissione Sabine Kiem.