Incentivi alle PMI per favorire l’autoproduzione di energia, la proposta di CNA Trentino Alto Adige a governo e Parlamento

A livello nazionale chiesto un credito di imposta del 50% alle Pmi per sviluppare l’autoproduzione.
Il presidente regionale Corrarati: “A livello locale siamo convinti che la politica debba destinare parte degli utili delle partecipate per un fondo ad hoc per promuovere la produzione di energia elettrica rinnovabile e l’autoconsumo per le piccole e medie imprese”.
Il costo dell’energia per le piccole imprese è storicamente un elemento di forte criticità. L’Osservatorio CNA sull’energia 2021 aveva evidenziato già nella fase pre-emergenziale che una piccola impresa paga l’energia quattro volte di più rispetto a una impresa industriale e il 33,5% in più della media europea. Oggi più di prima, alla luce della profonda crisi energetica che stiamo vivendo, vi è la necessità quindi di favorire con incentivi mirati e procedure semplificate a realizzazione di autoproduzione di energia elettrica che permetta alle PMI di ridurre il costo della bolletta e al Paese Italia di ridurre la dipendenza dal gas. “Come CNA Trentino Alto Adige abbiamo evidenziato nelle scorse settimane come l’autoproduzione sia la strada da seguire nei prossimi mesi. Le aziende del nostro territorio sono pronte, ma servono incentivi mirati e procedure semplificate”, afferma il presidente regionale Claudio Corrarati. La proposta è stata ora presentata da CNA nazionale a Governo e Parlamento. L’autoproduzione di energia delle PMI oggi in Italia è limitata a circa 6mila MW di potenza installata attraverso 138mila impianti, proprio a causa di procedure complicate e della mancanza di misure di incentivazione. Secondo CNA è possibile coinvolgere in poco tempo 200mila micro e piccole imprese che realizzando impianti tra 12 e 200 kW potrebbero assicurare una potenza di quasi 9mila MW e una produzione aggiuntiva di 10mila GWh l’anno, con un taglio delle emissioni di CO2 di 3,6 milioni di tonnellate e un risparmio di un miliardo di metri cubi di gas. Per favorire la realizzazione di piccoli impianti da fonti rinnovabili è necessario estendere gli incentivi anche alle PMI, prevedendo un credito d’imposta del 50% dell’investimento iniziale almeno per un triennio. “Siamo convinti inoltre che dalla nostra regione possa partire una best practice, ovvero l’istituzione di un ondo per il sostegno dell’autoproduzione – così ancora Corrarati –. Un fondo che potrebbe essere alimentato dalla politica attraverso una parte degli utili derivanti dalle partecipate. Dobbiamo insieme un nuovo modello economico si può pensare insieme. CNA Trentino Alto Adige ne è convinta”. 

Foto.Claudio Corrarati, presidente CNA Trentino Alto Adige