Widmann: „O i due treni continuano a correre fino a scontrasi, o tutti accettiamo di abbassare la testa“

L‘assessore Thomas Widman al quale il Landeshauptmann Kompatscher ha tolto tutte le deleghe non si dimette dalla Giunta provinviale ha convocato questo pomeriggio una conferenza stampa per spiegare in lungo e in largo la sua posizione e soprattutto per chiarire quali a suo avviso le vie d’uscita dall’attuale impasse per non ditruggere la SVP e per non danneggiare la società. Queste le sue dichiarazioni:“

Premetto subito che l’annuncio che sto per fare oggi non dovrei farlo in pubblico, ma all’interno del mio partito. Ma la rapidità con cui si susseguono gli eventi al momento, comporta che una discussione ordinata negli organi di partito e con la base è quasi impossibile per mancanza di tempo. Non voglio ripetere oggi tutto quello che ho già detto pubblicamente, ma solo questo: Nonostante tutto il rumore mediatico, nonostante tutto il comprensibile trambusto seguito alla pubblicazione del libro, una cosa è emersa con assoluta chiarezza: non ho in alcun modo cercato di influenzare l’assegnazione del servizio pubblico di trasporto locale – e- la perdita di fiducia del presidente Kompatscher nei miei confronti non è dovuta al mio lavoro nella giunta, ma di natura personale; e su questo piano, la trovo anche, fino a un certo punto comprensibile. Vi ho invitati qui allo scopo di illustrare un possibile percorso per trovare una soluzione. Potrà essere in contrasto con le mie recenti anche dure dichiarazioni in merito alla mia posizione, sia pubbliche che interne al partito, ma per me era fondamentale spiegare la mia situazione e correggere il quadro che di me era stato disegnato pubblicamente. Ora ci siamo arenati in uno stato intricato a cui molti hanno contribuito. Dall’altra parte le accuse reciproche sono sul tappeto. Ora ci sono due possibilità: o i due treni contrapposti continuano a correre fino a scontrarsi e distruggersi, o tutti i coinvolti accettano di abbassare la testa e continuare a lavorare insieme. Io sono per la seconda strada, come chiedono anche molti cittadini e membri del partito. Sappiamo tutti quali sono le reali emergenze del momento dovuti anche alla tragica guerra in Ucraina: profughi di guerra che dobbiamo aiutare, prezzi dell’energia, delle materie prime, aumento generale dei prezzi, aumento dei tassi d’interesse, e infine posti di lavoro. Servono contromisure tempestive, sfruttando tutte le possibilità di manovra che abbiamo come Giunta provinciale. Abbiamo una Giunta che ha funzionato bene per più di tre anni, possiamo e dobbiamo ritrovare il livello di cooperazione professionale che abbiamo dimostrato di poter avere. Mi conoscete, sono uno che non si arrende facilmente, ma non voglio e noi tutti non dobbiamo arrivare al punto di distruggere la Südtiroler Volkspartei e danneggiare il nostro territorio e la nostra popolazione. Noi tutti non possiamo permettere che questo accada. I nostri elettori, l’intera popolazione, vogliono stabilità e continuità. Voglio dare il mio contributo per calmare le acque e serrare i ranghi nel partito e nella Giunta provinciale. Sono pronto a scusarmi pubblicamente e accetto volentieri l’appello del presidente Kompatscher, che ieri in Consiglio provinciale ha chiesto di prestare più attenzione ai rapporti privati tra di noi. La coesione, anche in tempi difficili e sotto grande pressione, ha reso forte la SVP e la nostra provincia. È a questo che penso quando dico che la giunta provinciale dovrebbe continuare a lavorare per i cittadini e la provincia con la sua collaudata composizione e divisione dei compiti. Io sono a disposizione. Vi chiedo di intendere quanto ho detto esattamente così: come un’offerta a dare il mio contributo al superamento di una situazione che sembra non avere via di uscita“ conclude Thomas Widmann.

Foto. Thomas Widmann