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Da mercato di sviluppo a territorio “bruciato”

23 Marzo 2022

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Da mercato di sviluppo a territorio “bruciato”

La Russia e l’impatto delle sanzioni al centro di un evento di IDM per le aziende altoatesine. 

L’Occidente non ha mai imposto alla Russia sanzioni economiche e finanziarie così severe come ora. Questo rende le relazioni commerciali con questo mercato complicate, se non addirittura impossibili. Anche le imprese esportatrici altoatesine sono attive in Russia. Oggi, in occasione di un evento informativo online organizzato da IDM Alto Adige, sono state analizzate le conseguenze della situazione attuale. Gli esperti hanno fornito una panoramica delle misure in vigore e hanno risposto alle principali domande.

Proprio la settimana scorsa, l’Unione Europea ha adottato un ulteriore pacchetto di sanzioni contro gli individui e le organizzazioni coinvolte nella guerra contro l’Ucraina. Così, anche i settori dell’economia russa sono stati nuovamente colpiti. La situazione attuale sta avendo un impatto sulle catene di approvvigionamento, da un lato attraverso l’aumento del prezzo di molti beni d’acquisto, dall’altro perché le aziende non riescono più a farsi consegnare alcuni prodotti. Le nuove sanzioni completano una serie di misure che erano già state imposte. «Soprattutto le sanzioni finanziarie sono state scelte dagli Stati occidentali per il loro effetto immediato. Più forte delle misure specifiche, tuttavia, è l’incertezza generale e la correlata reazione punitiva dei mercati. Molte grandi aziende hanno già lasciato la Russia o fermato le esportazioni verso questo mercato, e la fiducia nel mercato finanziario russo è stata compromessa anche per gli anni a venire», ha spiegato Janis Kluge, dell’Istituto tedesco per gli affari internazionali e la sicurezza (SWP), durante l’evento di IDM. Attualmente è impossibile prevedere quali transazioni commerciali e finanziarie, in futuro, saranno ancora possibili con la Russia. Inoltre, il Paese sarà compromesso come mercato finanziario anche se le sanzioni saranno revocate.

Anche Vera Leonardelli, direttrice del dipartimento Business Development di IDM, prevede effetti di vasta portata legati alla situazione attuale: «Le conseguenze di questa guerra e le sanzioni imposte hanno ripercussioni drammatiche soprattutto per le esportazioni verso i mercati russo e ucraino, ma potrebbero anche avere un impatto sugli stati balcanici e sul loro potere d’acquisto». Tuttavia, la Russia e l’Ucraina non sono tra i mercati strategicamente più importanti per l’economia altoatesina. «Nel 2021 sono stati esportati in Russia beni e servizi per un valore di 38 milioni di euro: questo dato pone il Paese al 25° posto nella classifica dei mercati di esportazione dell’Alto Adige. Il volume delle esportazioni verso l’Ucraina ammonta a circa 9,8 milioni di euro: questo Paese è infatti al 49° posto nelle statistiche», spiega Leonardelli. «Tuttavia, ci sono circa un centinaio di aziende altoatesine che hanno già stabilito relazioni commerciali con l’ormai ex attraente mercato della Russia, e vi esportano principalmente beni agroalimentari, bevande e macchinari. Questi sono anche i principali gruppi di prodotti esportati in Ucraina: in questo Paese sono circa 80 le aziende altoatesine che attualmente hanno delle relazioni commerciali. Anche altri settori sono stati colpiti, come i produttori di scarpe, l’abbigliamento, tessili o mobili, per lo più piccole imprese. Il nostro evento informativo dovrebbe fornire a tutte le parti interessate un quadro preciso della situazione attuale ed essere di supporto nelle decisioni importanti».

Oltre al resoconto sulla crisi russa di Janis Kluge, Massimiliano Manca, International Desk Manager della Cassa di Risparmio di Bolzano, ha spiegato cosa significa l’esclusione della Russia dal sistema di pagamento internazionale SWIFT per le aziende che vogliono fare affari con i partner russi. L’impatto delle sanzioni sulle aziende è stato discusso dal consulente Zeno Poggi, Managing Partner di ZPC. Infine, Stefan Rainer, Chief Sales Officer del Gruppo Oberalp, e Nemanja Dogo, Export Director di TechnoAlpin, hanno raccontato le loro esperienze.

Foto/© IDM / Master Sergeant