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Caro-energia, costi triplicati, imprese artigiane a rischio

16 Febbraio 2022

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Caro-energia, costi triplicati, imprese artigiane a rischio

Un salone di acconciatura che a settembre 2021 pagava bollette per € 800 mensili, a gennaio 2022 è arrivato a pagare € 2.000. Una piccola impresa meccanica ha visto i costi passare da € 4.560 a 11.000 euro. Sono esempi di imprese artigiane che stanno combattendo quotidianamente di fronte al grave rincaro dei costi dell’energia, che negli ultimi mesi sono schizzati a livelli ormai insostenibili.
Dalla scarsità di scorte, alle forniture provenienti dalla Russia, alla riduzione della produzione nazionale di gas, le cause sono molteplici. Il Governo è intervenuto nelle scorse settimane con alcune misure ad hoc, in particolare impegnando 1,7 miliardi per annullare, per il primo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw. Ma questo, nell’attuale congiuntura, non basta. Ecco perché CNA mette anche in campo soluzioni come i gruppi di acquisto di energia elettrica (Consorzio APE), che consentono di accedere a risparmi consistenti sulle tariffe grazie alla forza aggregativa delle tante imprese aderenti.
“Le piccole imprese stanno vedendo i margini di guadagno sempre più ridotti e la loro fiducia è in calo – spiega il direttore di CNA-SHV Alto Adige e membro del direttivo del consorzio APE Gianni Sarti. I provvedimenti del Governo sono solo un piccolo segnale, servono soluzioni efficaci e strutturali. Innanzitutto chiediamo di avviare un tavolo con tutte le componenti del sistema produttivo perché se non si coinvolgono le piccole imprese le soluzioni sono destinate ad essere insufficienti e parziali. Serve anche una politica energetica comune a livello di Unione Europea. A livello territoriale che le Province Autonome di Bolzano e Trento strutturino dei meccanismi incentivanti per permettere alle imprese di diventare autonome dal punto di vista energetico e di sgravare, in questa maniera, il sistema di approvvigionamento nazionale”.

Foto 1: Gianni Sarti, direttore CNA-SHV Alto Adige