Movida in Val Gardena, cibi scaduti, lavoro nero, green pass falsi

I militari della Compagnia Carabinieri di Ortisei, unitamente a quelli del Nucleo antisofisticazioni e sanità (NAS), con gli ispettori del lavoro della Provincia di Bolzano e gli agenti delle polizie locali di Selva e Ortisei, hanno sottoposto a controllo sei esercizi pubblici (uno a Castelrotto, due a Ortisei e tre a Selva).
Il titolare di un ristorante di Castelrotto è stato denunciato a piede libero alla procura della Repubblica di Bolzano per detenzione di carne e pesce, per un totale di 20 hilogrammi di merce in cattivo stato di conservazione. Inoltre gli ispettori del lavoro della Provincia hanno sospeso l’attività imprenditoriale poiché hanno rilevato la presenza di un lavoratore che lavorava in nero. Lo stesso imprenditore è stato anche sanzionato per la violazione della normativa anti-covid poiché aveva omesso di controllare il “green-pass” di un dipendente che ne era sprovvisto. Ovviamente anche quest’ultimo è stato sanzionato.
A Selva di Val Gardena il gruppo ispettivo è arrivato poco prima della mezzanotte di giovedì sera 16 dicembre. Presso un noto discobar c’era molto movimento. Tutti i presenti sono stati controllati e contati. Due di essi erano senza “green-pass”. Il locale avendo una capienza di 48 persone ne ospitava oltre settanta. Per tale motivo i carabinieri di Ortisei hanno avanzato al Presidente della Giunta provinciale la proposta di chiusura del locale per dieci giorni. Da ultimo, l’imprenditrice è stata sanzionata amministrativamente perché 10 chili di alimenti destinati a essere somministrati alla clientela erano scaduti. Tra gli avventori, un 22enne ha esibito ai carabinieri un “green-pass” di un amico, ma è stato scoperto e denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di sostituzione di persona.