Ieri i carabinieri di Brunico insieme a quelli del Nucleo Antisofisticazioni e sanità (NAS) di Trento hanno sanzionato due esercizi commerciali, uno a Campo Tures e uno a Lutago. A Campo Tures i militari hanno ispezionato un rinomato ristorante in centro, e hanno scoperto che il legale rappresentante nonché cuoco, un cinquantenne del luogo, non era in possesso della prevista certificazione verde “rafforzata”. Oltre a lui, nel locale c’erano due avventori che volevano pranzare, entrambi senza “green-pass”. Sono quindi state contestate tre sanzioni amministrative, nonché la sanzione amministrativa accessoria della chiusura cautelare dell’esercizio commerciale per cinque giorni. Lascia esterrefatti il comportamento del titolare del locale, il quale ha mostrato ai militari un documento intitolato “affidavit” in cui si dichiara “tuttora in Vita/Vivente” (sic!) e di non riconoscere l’autorità dello Stato italiano poiché sarebbe una sorta di ambasciatore di Stato terzo. È ovvio che dichiarazioni di questo genere non hanno alcun valore legale.
I carabinieri si sono poi spostati e hanno controllato un bar di Lutago. Qui hanno trovato speck, wurstel, farinacei e altri prodotti carnei, per un valore di circa 500 euro privi di tutti i requisiti di tracciabilità, in violazione delle norme sulla sicurezza alimentare. Gli alimenti sono stati sequestrati e la titolare del locale sanzionata con per il mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene che va da euro 500 a euro 3.000.