Con la firma del secondo accordo stralcio per il personale del comparto sanità si introducono alcune prime misure economiche a favore dei lavoratori e professionisti sanitari. Ne danno notizia in una nota congiunta i responsabili delle sigle sindacali Nursing Up, Cgil/Agb, SgbCisl e Uil/Sgk.
Come spiegano i sindacati la firma di questo accordo “stralcio” porta aumenti parziali e quindi un principio di riconoscimento a quelle lavoratrici e a quei lavoratori da due anni sotto pressione a causa della pandemia. Con questo accordo, dichiarano i rappresentanti sindacali, si migliora almeno un po’ una situazione retributiva che a fronte del notevole aumento di carico di lavoro, sta inducendo tanti operatori sanitari ad abbandonare la professione.
Tra le misure migliorative concordate con i rappresentanti dell’ Assessorato alla Sanità e della azienda Sanitaria sono state introdotte due nuove indennità per il personale del ruolo sanitario, una nuova indennità per il servizio domiciliare e una prima regolamentazione per lo svolgimento di prestazioni aggiuntive ed è stata aumentata l’indennità per il servizio notturno e per il servizio di pronta disponibilità.
Tutti i sindacati al tavolo della contrattazione erano fin da subito consapevoli che questo accordo stralcio, essendo parziale, non concedeva spazio per ulteriori proposte sindacali. I responsabili delle sigle sindacali Nursing Up, Cgil/Agb, SgbCisl e Uil/Sgk “non comprendono pertanto la posizione del segretario dell’Asgb, Toni Tschenett – si legge nella nota congiunta – che non è stato mai presente al tavolo di contrattazione e ha aspettato l’ultimo momento per non firmare l’accordo stralcio e criticare chi lo ha firmato.”
Scrivono inoltre che “se la maggior parte delle sigle sindacali avesse scelto di non firmare come l’Asgb, il personale interessato della sanità avrebbe dovuto continuare ad aspettare un riconoscimento economico. Vi è sempre margine di miglioramento e per questo le trattative per il rinnovo del contratto di comparto per la sanità riprenderanno nel nuovo anno”, concludono Nursing up, Cgil/Agb, SgbCisl e Uil/Sgk.