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Bolzano. Ultimo appuntamento con il festival di musica contemporanea al Conservatorio Monteverdi

17 Novembre 2021

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Bolzano. Ultimo appuntamento con il festival di musica contemporanea al Conservatorio Monteverdi

Si conclude con l’ottavo appuntamento il festival musicale che porta sul palcoscenico la musica contemporanea prodotta in Alto Adige. L’ensemble di fiati Windkraft diretto da Kasper de Roo protagonista di questo ultimo concerto.

Si conclude con il concerto del 21 novembre al Conservatorio Monteverdi un calendario di concerti che nell’arco di un mese ci ha accompagnato attraverso tutte le sfaccettature della musica contemporanea composta in Alto Adige e non solo. Giunto alla sua 47° edizione, un’età veneranda per un festival musicale, il Festival di musica contemporanea di Bolzano continua ad essere il principale motore della produzione musicale colta in Alto Adige, con commissioni di nuove opere grazie anche al sostegno del Südtiroler Künstlerbund e alla collaborazione di alcune importanti istituzioni musicali come appunto il conservatorio.

Alle ore 11.00 per quest’ultimo concerto salirà sul palco del Monteverdi l’ensemble Windkraft-Kapelle für Neue Musik, diretta da Kasper De Roo. Questa formazione d’eccezione ha essa stessa una storia ormai lunga alle spalle, essendo stata fondata nel 1999 come orchestra di fiati dedita alla produzione ed esecuzione di nuova musica. Un esperimento che si ricollega in chiave contemporanea ad una tradizione, quella della musica per strumenti a fiato, che in Tirolo ha una grandissima importanza. La formazione si è esibita in molti festival in tutta Europa dando voce per la prima volta anche a partiture di compositori locali.

A dirigere Windkraft è Kasper de Roo, rinomato interprete di musica del ventesimo e ventunesimo secolo a livello internazionale. È stato direttore in passato della “Staatsoper” di Stoccarda, del “Landestheater” di Innsbruck, oltre che della “National Symphony Orchestra of Ireland”.

La serata presenta un ventaglio di compositori prevalentemente tirolesi e sudtirolesi ma con un’eccezione. Il programma inizia infatti con una partitura del russo Alexander Raskatov, nato nel 1954 a Mosca e considerato uno dei compositori russi più interessanti della sua generazione. Forte il suo interesse per la tradizione popolare, in particolare quella protorussa di cui si trovano i resti anche nella tradizione ebraica e nella liturgia ortodossa. Di Raskatov ascolteremo Paradise Lost? Per ottetto di fiati.

Segue un brano dell’altoatesina Manuela Kerer, Tonalität der Geistestätigkeiten, ovvero “tonalità delle attività spirituali”, in cui la compositrice riprende nel titolo un concetto formulato da Hannah Arendt nel saggio “Der Zusammenstoß von Denken und Wollen”. Kerer cerca di tradurre musicalmente la tensione di cui parla la Arendt tra l’Io pensante e la volontà.

Un’altra importante compositrice del panorama locale è la sassofonista Helga Plankensteiner, appassionata di jazz e leader di diverse formazioni, presente in programma con il suo brano Vertikal Nonet. Come si intuisce la partitura è scritta per nove strumenti ma il titolo è anche un gioco di parole che nel suono ricorda l’espressione dialettale “No net!” che significa “non ancora!”. Una composizione che gioca con la verticalità e l’orizzontalità delle strutture musicali.

Il programma si conclude con un affermato compositore tirolese, Franz Baur, il cui catalogo comprende ormai almeno una cinquantina di opere per diverse formazioni. A chiusura della serata ascolteremo il suo brano Zeit, tempo, in cui il compositore gioca con questo elemento essenziale della musica e dell’esistenza stessa.

Si conclude così questa edizione del Festival di musica contemporanea di Bolzano, dopo otto concerti che hanno visto esibirsi formazioni di rilevanza europea ed internazionale ad eseguire le composizioni prodotte sul nostro territorio da diverse generazioni di compositori. 

Foto, Helga Plankensteiner