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ALLARME DEI VETERINARI,“MANCANO VACCINI PER I GATTI”

11 Novembre 2021

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ALLARME DEI VETERINARI,“MANCANO VACCINI PER I GATTI”

Il vaccino trivalente per i gatti inizia a scarseggiare e i veterinari ora sono preoccupati. A confermare una situazione che comincia a farsi critica sono le dottoresse Federica Bovenga ed Alessandra Sandonà della clinica “Città di Bolzano” in via Resia.
“Purtroppo le scorte sono poche e il timore è di non poter proseguire con regolarità le campagne vaccinali” spiegano. L’emergenza è certificata anche da un documento di Federchimica Aisa (Associazione Nazionale Imprese Salute Animale) che ha confermato una situazione di carenza che perdura da qualche mese con diverse segnalazioni da parte dei veterinari. “La diminuzione della disponibilità dei vaccini – spiega la presidente di Aisa Arianna Bolla – è dovuta in primis all’aumento senza precedenti della domanda vista l’esplosione demografica degli animali da compagnia durante il lockdown. In seconda battuta la corsa alla produzione dei vaccini per immunizzare le persone ha contribuito a rendere di difficile reperibilità materiali di confezionamento comuni come le fiale di vetro o i sigilli di plastica”.
Le linee di produzione, insomma, sono spesso le stesse tra persone ed animali (per esempio Pfizer produce entrambi) e in alcuni casi sarebbe stata data priorità alla necessità umana vista l’emergenza pandemica. “Ora le ditte farmaceutiche stanno lavorando a pieno regime cercando di ripristinare nel minor tempo possibile una corretta fornitura di vaccini. Si tratta, comunque, di un procedimento complesso”.
Resta che, al momento, si procede con massima cautela negli studi veterinari. “Il ritorno alla normalità – riprendono Bovenga e Sandonà – è prevista per i primi mesi del 2022 quindi ci sono diverse settimane di incertezza. Ricordiamo che il gatto necessita di vaccinazioni da quando ha otto settimane fino alla ventesima settimana con richiami che dipendono dall’età della prima inoculazione. Vanno poi rinnovate le iniezioni nel secondo anno di vita e poi con richiami a cadenza triennale. Parliamo, dunque, di una popolazione animale piuttosto ampia. Se non si risolve in fretta questa carenza rischiamo di avere in giro gatti esposti a malattie infettive con tutte le conseguenze del caso”.
Le fiale, chiaramente, non si possono razionare o dividere? “Assolutamente no. Per legge e per essere efficace la fiala deve essere inoculata interamente e non frazionata. Il veterinario ha poi l’obbligo di apporre sul libretto dell’animale il timbro, la data, la firma e la linguetta dell’etichetta che è importantissima”.