Bolzano. Festival di musica contemporanea, con quartetti d’archi di Hubert Stuppner, Manuela Kerer e Maurice Ravel

Un nuovo appuntamento con la musica contemporanea per quartetto d’archi attende il pubblico bolzanino amante della musica con il quinto concerto del 47 Festival di musica contemporanea di Bolzano.
Idealmente quasi tre secoli di storia culminano nel programma che ascolteremo il 14 novembre alle ore 11.00 presso il Conservatorio Monteverdi di Bolzano, interamente dedicato al quartetto d’archi. Questa particolare formazione strumentale nacque infatti verso la metà del Settecento, trovando le sue prime espressioni compiute nelle opere di Luigi Boccherini e Franz Joseph Haydn, ed è rimasta fino ad oggi tra le forme predilette della musica da camera attraversando ogni genere e linguaggio musicale.
Ed eccolo arrivare dunque alle soglie del nuovo millennio in questo programma che accosta due quartetti di prolifici compositori locali quali Hubert Stuppner e Manuela Kerer al grande genio di Maurice Ravel.
L’ospite che eseguirà questo repertorio è di altissimo livello: si tratta del Quartetto Prometeo composto da Giulio Rovighi e Aldo Campagnari ai violini, Danusha Waskiewicz alla viola e Francesco Dillon al violoncello. Questa formazione vanta un curriculum prestigioso che comprende il primo premio alla 50° edizione del “Prague Spring International Music Competition”, una residenza presso la Britten Academy di Aldeburgh, il premio Thomas Infeld assegnato dalla “Sommer Akademie Prag-Wien-Budapest”, il secondo premio al “Concours International de Quators di Bordeaux”, il Leone d’Argento alla Biennale di Musica di Venezia del 2012 e molti altri. Il Quartetto Prometeo si è esibito nelle più importanti sale da concerto d’Europa tra cui il Concertgebouw di Amsterdam, il Musikverein di Vienna, la Wigmore Hall e la Società del Quartetto di Milano solo per citarne alcune. Il suo occhio di riguardo per la musica contemporanea si esprime in particolare nel rapporto privilegiato con i compositori Salvatore Sciarrino, Ivan Fedele e Stefano Gervasoni.
Il programma comincia con la partitura di Manuela Kerer, Il suo quartetto Seelenblitze fa parte di un ciclo di tre opere che si ispira ai diversi campi della percezione umana, ed è stato commissionato nel 2012 dal “Austrian Cultural Forum New York”.
Segue il Quartetto n.5 di Hubert Stuppner dal titolo Herzgewächse, ovvero “escrescenze del cuore”, un concetto che non ha nulla a che fare con la medicina ma bensì con la poesia di Maeterlinck Feuillage de coeur, che Schönberg musicò per soprano acuto, celesta, armonium ed arpa. Il concetto è tradotto musicalmente in palpiti, i movimenti di un organo inteso come sede di sentimenti intimi e stati d’animo, descrivendo attraverso la scrittura musicale slanci, agitazioni e turbamenti emotivi.
L’ultima parte del programma invece è occupata da un celebre quartetto di Maurice Ravel, Quatuor en fa majeur, un’opera che alla sua prima parigina del 1904 ebbe scarso successo. Persino il maestro del compositore Gabriel Fauré a cui la partitura era dedicata lo accolse freddamente, ed il concorso “Prix de Rome” respinse addirittura la composizione considerandola accademicamente sregolata. Solo Debussy, che pure non fu sempre entusiasta di Ravel lodò l’opera suggerendo al collega di non cambiare neppure una nota.
Per l’ingresso ai concerti è indispensabile esibire un valido Green pass.

Foto Quartetto Prometeo, Giulio Rovighi e Aldo Campagnari ai violini, Danusha Waskiewicz alla viola e Francesco Dillon al violoncello/ C Festival Musica Contemporanea