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Karoline Comarella, attrice di talento tra nord e sud nel segno della cultura mitteleuropea

14 Ottobre 2021

Karoline Comarella, attrice di talento tra nord e sud nel segno della cultura mitteleuropea

Karoline Comarella. giovane donna, attrice, sudtirolese e fiera dei suoi due mondi, delle sue due culture, si sposta spesso da nord verso sud con grande frenesia. Nelle serate e le cene romane tra i colleghi è definita la regina dei canederli, ma lei, figlia di quell’Alto Adige tanto italiano quanto tedesco, è quella che con la stessa disinvoltura la sera successiva stupisce non poco con uno spaghetto alla carbonara. Una vera ricchezza! L’abbiamo incontrata a Bolzano, dove è giunta da Berlino per continuare il viaggio verso Roma. Abbiamo colto l’occasione per una chiacchierata con la giovane promessa dello spettacolo per conoscerla meglio, in particolare per ripercorrere gli esordi di Karoline e comprendere le sue aspettative professionali in un settore che più di altri ha sofferto la pandemia ancora in corso.

Karoline, come e dove è scattata la scintilla per la recitazione?

Tutto è iniziato a Bolzano, sul palcoscenico della Musical School, un progetto organizzato dal centro giovani Papperlapapp. Ci sono capitata per gioco e curiosità all’età di 14 anni. Quell’ esperienza casuale mi ha aperto una strada; lì ho capito che dal palco non sarei più scesa.

Con il trasferimento da Bolzano a Roma ha voluto sottolineare che faceva sul serio?

Dapprima inseguivo il mondo tedesco, tanto che dopo il liceo ho lavorato un anno come assistente alla regia al Landestheater Niederbayern, in Baviera e nel contempo mi stavo preparando all’esame d’ammissione all’accademia di recitazione “Ernst Busch” di Berlino. Poi un giorno mi sono detta: “Al diavolo, io voglio andare a Roma!” Così ho fatto e fortunatamente ho subito avuto il privilegio di essere selezionata all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, dove ho avuto modo di formarmi con una lunga lista di validi insegnanti. Da quel giorno vivo a Roma. Sembra ieri ma sono passati 12 anni. Il teatro, il cinema, la tv, il doppiaggio. Poi Londra, ora Berlino.
Parlando molte lingue ho la fortuna di essere spendibile professionalmente su più mercati.

Dalla provincia alle capitali europee insomma, la sua è la testimonianza coraggiosa di un grande salto…

Sono andata via di casa che avevo 19 anni ed ero affamata di nuove storie da raccontare.

Cosa consiglierebbe ai tanti giovani che aspirano ad una carriera attoriale?

Di pensarci bene. Di ascoltarsi bene. Se non è una necessità, di fare altro. Se invece vi hanno già minacciato con tutti i “contro” che questo mestiere comporta e siete ancora innamorati… allora buttatevi seriamente. Diligentemente. Incoscientemente. Audacemente. Cercate la vostra scuola, quelle serie, e rubate tutti gli insegnamenti che vi offrono. Siate onesti. Con voi, con tutti. Siate lungimiranti. È un cammino lungo, faticoso e assolutamente inebriante e sarà richiesta una paradossale lucidità nel caos più totale. Non abbiate paura.

A proposito di caos, come ha affrontato questa pandemia?

Male. E poi bene. Nel senso che il 2020 è stato a tutti gli effetti un anno da dimenticare ma poi è seguito un sorprendente e dinamico 2021 che ha rimescolato le carte in tavola. Resilienza la chiamano. Professionalmente parlando ho riaperto porte che da troppo tempo avevo lasciato socchiuse e che mi hanno riportato a recitare in tedesco. Da qualche tempo, infatti, il mio indirizzo si divide tra Roma e Berlino.
Da necessità virtù, anche un improvement dell’attrezzatura tecnologica è stata necessaria e di aiuto per rimodellarsi verso un nuovo modo di lavorare che è nato, o quantomeno rapidamente aumentato, in questo anno pandemico. Provini in selftape, provini su Skype, letture su Instagram e nel frattempo in soggiorno ho mezzo set cinematografico. Insomma, bisognava diventare tutti un po’ più smart, un po’ più self, un po’ più fast. Il tutto comodamente in pigiama.

Mi sembra uscita molto positiva da questa tragica avventura che ci ha colpiti.

Lamentarsi non è mai stato il mio gioco preferito e se guardi bene c’è sempre una nuova avventura all’orizzonte.

Al momento a cosa sta lavorando e dove potremo vederla prossimamente?

Attualmente sono impegnata sui set svizzeri per la realizzazione di una serie che vedrà la luce l’anno prossimo. Fa quasi ridere ma quale luogo più favorevole per usufruire al massimo del bilinguismo nostrano?
Poi più che vedermi, prossimamente mi si potrà sentire tra un ciak e l’altro, mi occupo anche di voiceover e doppiaggio, strumento diverso il leggio dallo stare davanti alla macchina da presa ma per me ugualmente affascinante.

Foto, Karoline Comarella