L’inflazione rompe le ossa alla povera gente, e chi ha soldi la sopporta

“L’inflazione non è uguale per tutti, ma pesa molto di più sui redditi bassi. Tra le persone a rischio povertà ci sono molti anziani che spesso hanno una pensione molto bassa”. A lanciare l’allarme il segretario generale del sindacato pensionati altoatesino della Cgil/Agb, Alfred Ebner, preoccupato, oltre che per la perdita del potere d’acquisto, anche per la crescita dei prezzi a livello locale, da anni più sostenuta che nel resto del territorio nazionale.
“In media – spiega – il tasso d’inflazione è superiore di un punto annuo rispetto ai dati Istat, che sono la base per la rivalutazione delle pensioni. Per il 2021 il Governo sembra intenzionato a riconoscere un 1,5% che sarà prossimamente conguagliato. Anche l’aumento provvisorio dal primo gennaio 2022 dovrebbe riconoscere l’1,5%. Questo aggraverà la situazione perché la carenza di materie prime e la crescita dei prezzi sono destinate a durare per tutto il 2022”.Il sindacato dei pensionati denuncia inoltre gli effetti drammatici degli aumenti delle tariffe energetiche e di altri consumi essenziali sugli anziani e chiede alla giunta e ai responsabili che operano nel settore un tavolo di confronto per affrontare organicamente il problema delle tariffe e per evitare una ulteriore penalizzazione del potere d’acquisto dei pensionati.
“L’aumento delle tariffe energetiche – continua Ebner – accende l’inflazione, perché ha un effetto moltiplicatore sui prezzi di moltissimi altri beni e servizi, dai trasporti ai consumi alimentari. Inoltre proprio i consumi energetici domiciliari di illuminazione e riscaldamento gravano proporzionalmente in misura maggiore sui redditi più bassi, costringendo a ridurre il consumo di altri beni essenziali, come ad esempio medicinali non compresi nella fascia gratuita. Ciò comporta l’innestarsi di gravi ripercussioni anche per la salute”.
Alfred Ebner ribadisce la necessità che il Governo intervenga sulle accise per calmierare i prezzi e che la Provincia monitori la situazione ed eventualmente intervenga attraverso un allargamento delle prestazioni già previste in materia.

In foto, Alfred Ebner, segretario dei pensionati CGil