Dialogando con Federico Guiglia, il giurista e protagonista politico dei referendum fra prima e seconda Repubblica Mario Segni parla di suo padre, Antonio Segni Presidente della Repubblica, e sull’Italia ancora da cambiare.
È stato deputato per sei legislature, europarlamentare e sottosegretario di Stato. Ma il nome di Mario Segni, giurista e accademico, oltre che figlio del presidente della Repubblica, Antonio Segni, è legato soprattutto ai referendum elettorali con i quali, per la prima volta, si aprì la strada alle grandi riforme delle istituzioni per volontà popolare. Riforme cominciate con l’introduzione della preferenza unica e sfociate in un nuovo sistema elettorale prevalentemente maggioritario, ma poi interrotte e incompiute in Parlamento. Ma si può ancora cambiare l’Italia, e come?
Il grande protagonista del passaggio fra prima e seconda Repubblica ne parlerà a Merano durante l’incontro-intervista con Federico Guiglia nell’ambito del ciclo dei Dialoghi dell’Accademia di Merano. Appuntamento venerdì 15 ottobre alle ore 18 in via Innerhofer, 1. È d’obbligo la certificazione verde: si consiglia la prenotazione alla mail info@adsit.org, il numero dei posti disponibili è limitato.
Mario Segni ha da poco pubblicato un libro (“Il colpo di Stato del 1964, la madre di tutte le fake news”, Rubettino Editore) in cui racconta le vicende vissute da suo padre, che fu presidente della Repubblica dal 1962 al 1964. “Tutto su mio padre”: l’evento sarà anche una testimonianza frutto non solo del rapporto diretto fra il presidente e suo figlio, con aneddoti personali e politici, ma anche di ricerche inedite che Segni ha fatto negli ultimi anni.
Foto, Mario Segni