Chiuso locale da ballo a Lana, in duecento senza mascherina e senza rispetto delle distanze

In barba alla prevenzione sui contagi la notte scorsa i Carabinieri di Lana, noto comune nei pressi di Merano, hanno chiuso un rinomato locale pubblico dove circa duecento giovani ballavano, in eccesso alla capienza del locale, molti senza mascherine e senza alcun rispetto delle distanze di sicurezza. Il titolare è stato invitato immediatamente a spegnere la musica e a sgomberare i presenti. Lo stesso titolare del locale era stato sanzionato per analoga festa irregolare nella notte antecedente. La notte antecedente però non erano state prese dai Carabinieri misure cautelari, bensì il verbale era stato mandato alla Presidenza della Giunta Provinciale per l’emissione di un’ordinanza di sospensione dell’attività. Questa notte però, dato che si trattava dell’ennesima violazione contestata, i Carabinieri hanno applicato la norma che permette al pubblico ufficiale che riscontri la violazione grave e o reiterata di disporre immediatamente e in via cautelativa fino a cinque giorni di chiusura. È così è stato. Il comandante della stazione ha intimato seduta stante la chiusura dell’esercizio pubblico per cinque giorni.
Entrambi i verbali, sia quello del giorno 10 che quello del giorno 9 sono stati mandati al Presidente della Provincia per l’adozione eventuale di ulteriori giorni di chiusura quale sanzione amministrativa accessoria. I cinque giorni “cautelari” infatti non riescono a coprire il prossimo fine settimana ed è proprio invece nelle notti tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica che potrebbero verificarsi abusi e violazioni di legge.
Appena terminato il controllo al locale, i carabinieri hanno notato uscire dal parcheggio dello stesso un automobilista palesemente ubriaco. Lo hanno fermato e lo hanno sottoposto a etilometro. Il trentenne kosovaro ha segnato il “brillante” risultato di 1,65 in entrambe le prove. Risultato che implica il ritiro immediato della patente (con sospensione da 1 anno a 2 anni) e la confisca del veicolo (nel suo caso è stato solo sequestrato poiché non era il proprietario), e la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica per un processo penale che potrebbe portare all’ammenda da 1.500 a 6.000 euro e all’arresto da sei mesi a un anno, con l’aumento da un terzo a metà poiché il reato è stato commesso in orario notturno.