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Bolzano. L’ultimo appuntamento della rassegna con Les Talens Lyriques al Castel Mareccio

31 Agosto 2021

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Bolzano. L’ultimo appuntamento della rassegna con Les Talens Lyriques al Castel Mareccio

Un florilegio di musica francese tutta compresa nel torno di meno di un secolo, con la voce di una grande solista e una formazione specializzata in musica antica tra le più grandi d’Europa.

Questo propone il festival ANTIQUA per il suo ultimo, grandioso appuntamento di quest’anno.

La rassegna di musica su strumenti storici che ha raggiunto il traguardo dei 30 anni di vita ospiterà il 2 settembre a Castel Mareccio alle ore 20.30 l’ensemble Les Talens Lyriques, diretto dal suo fondatore Christophe Rousset.

La formazione ha esplorato nel corso degli anni un ampio repertorio strumentale e vocale che spazia dal primo barocco al romanticismo, ritrovando pagine sconosciute o dimenticate e fornendo così un’importante documentazione storica e musicale alla ricerca musicologica sul grande repertorio europeo.

L’opera è un punto fermo dell’attività dell’orchestra che tuttavia esplora anche il repertorio sinfonico e di musica sacra, con esecuzioni cristallizzate in circa sessanta incisioni per molte etichette di peso internazionale come Erato, Decca, Virgin Classics e molte altre.

Il fondatore e direttore di Les Talens Lyriques, Christophe Rousset è un personaggio di una certa levatura nel panorama europeo, che con l’orchestra e come solista al clavicembalo ha calcato i palcoscenici europei più importanti come l’Opéra National de Paris, Opéra Comique, Théâtre des Champs-Élysées, Philharmonie de Paris, Opéra Royal de Versailles, Dutch National Opera, Amsterdam Concertgebouw, Lausanne Opéra, Teatro Real Madrid, Vienna Staatsoper, Theater an der Wien, Théâtre Royal de La Monnaie and Bozar, la Wigmore Hall e il Barbican Centre, solo per citarne alcuni.

Il programma della serata comprende diverse partiture di autori di origine francese o profondamente influenzati da quel clima culturale, in un lasso di tempo di meno di un secolo. Troviamo ad esempio Couperin, Leclair e Lambert, quest’ultimo liutista, maître de la musique de la chambre del re Luigi XIV, di cui ascoltiamo diverse air de court, ovvero arie destinate all’intrattenimento cortigiano. Al contrario i brani dell’inglese Henry Purcell, tratti dall’antologia postuma Orpheus Britannicus, provengono da lavori teatrali di ampio respiro.

Curiosa anche la personalità di Jean Baptiste Stuck, che nato in italia da genitori tedeschi si stabilì a Parigi in giovane età. Il successo delle sue esibizioni al violoncello contribuì a rinforzare il ruolo di questo strumento in orchestra, a discapito dell’ormai desueta viola da gamba. Nella cantata Enfin de ma Phillis si respira un’atmosfera cosmopolita: la compresenza di certe scelte compositive testimonia l’apprendistato eclettico del compositore. Tra le altre: l’uso dell’eco e dello stile fugato ecclesiastico, l’atmosfera bellica evocata con arpeggi e note ribattute dai violini, la conduzione delle parti strumentali che ricorda la scuola nord-italiana del primo Settecento, la linea vocale abbellita secondo i dettami dello stile francese.

A farsi interprete di questo splendido repertorio sarà il mezzosoprano Grace Durham, cantante inglese laureata in Linguistica a Cambridge e canto alla Guildhall School of Music and Drama, al Conservatorio di Glasgow e al National Opera Studio di Londra. Nel 2019 ha vinto importanti concorsi internazionali come il Concorso “Pietro Antonio Cesti” (Innsbruck) e il Concours international d’interprétation de la Mélodie Française (Toulouse).

Come membro dell’ensemble giovanile della “Semperoper” di Dresda, ha interpretato parti come Mercedes (Carmen di Bizet), Lucienne (Die tote Stadt di Korngold), Cherubino (Nozze di Figaro di Mozart), Clare nella prima esecuzione dell’opera contemporanea 4.48 Psychosis di Philip Venables. Tra i suoi ingaggi recenti si ricordano Rosina nel Barbiere di Siviglia di Rossini (Lyric Opera di Dublino), concerti con Les Talens Lyriques, recital al Théâtre du Capitole di Tolosa e a Glasgow.

Con questo concerto si chiude per quest’anno Antiqua, che col suo programma impreziosisce il Bolzano Festival Bozen delle sonorità della musica su strumenti originali.

Per partecipare ai concerti è indispensabile avere con sé il green pass o un test negativo non più vecchio di 48 ore. Non saranno ammessi spettatori che ne siano sprovvisti.

Vista l’attuale situazione i posti sono limitati. Sia per i concerti a ingresso libero che per quelli a pagamento è necessaria la prenotazione direttamente alle casse del Teatro Comunale oppure al numero 0471 053800. Oppure è possibile prenotare online al sito www.ticket.bz.it e via mail a info@ticket.bz.it.

Foto, Durham/© Capucine de Chocqueuse