Cultura & Società Ultime Notizie

Un luogo magico, due esperienze imperdibili

14 Aprile 2021

author:

Un luogo magico, due esperienze imperdibili

Passeggiare nel giardino immersi in un tripudio di colori, ammirare le montagne imbiancate rimanendo comodamente sdraiati sotto le palme, ascoltare musicisti di fama mondiale sulle rive del Laghetto delle Ninfee, o giocare con quello che è senza dubbio il flipper turistico più grande del mondo: a Trauttmansdorff, sono tante le cose possibili.
L’imponente Castel Trauttmansdorff, con il suo colore giallo, si nota già da lontano, circondato da 12 ettari di giardini con piante provenienti da tutto il mondo. Il castello stesso ospita il Museo Provinciale del Turismo, altrimenti noto come Touriseum, dove all’interno di sale vivacemente allestite, vengono raccontati in modo divertente 250 anni di storia del turismo.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano si estendono su una superficie di 12 ettari con un dislivello di 100 metri, dove la vista si apre su 80 spettacolari ambienti botanici, sulle montagne circostanti e sulla città di Merano. Sui sentieri che si snodano dolcemente lungo il percorso, si va alla scoperta di quattro aree tematiche che ospitano piante provenienti da tutto il mondo, attraversando terrazzamenti soleggiati e ruscelli gorgoglianti. Sul versante meridionale, ai piedi del castello, si trovano gli esotici Giardini del Sole dal fascino tipicamente mediterraneo, con un oliveto, cactus, aloe e agavi.
Nei Giardini Acquatici e Terrazzati, scale e piccoli corsi d’acqua collegano i vari livelli, per passare dalle aiuole disposte geometricamente nel Giardino dei Sensi. Ai piedi dei terrazzamenti si incontra poi il Laghetto delle Ninfee, circondato da oltre 200 palme, ma anche da camelie e azalee. Sul lato nord del castello si estendono i Boschi del Mondo con esempi in miniatura delle foreste dell’Asia e dell’America mentre nella Serra si possono ammirare piante tropicali e un terrario. E per finire, troviamo i Paesaggi dell’Alto Adige che offrono uno spaccato reale di ambienti naturali e agricoli locali. Con un frutteto diffuso, coltivato con antiche varietà di mele e pere, un orto di montagna e un vigneto viene illustrato il tipico paesaggio culturale altoatesino.
Oltre a vari giardini tematici e collezioni di piante, nei Giardini si possono ammirare anche svariati padiglioni artistici e stazioni multisensoriali. I visitatori possono, ad esempio, provare l’emozione di entrare all’interno di un cactus o avventurarsi su un traballante ponte. E non mancano certo animali come alpaca, pecore racka e capre che scorrazzano felici nei Giardini.

Castel Trauttmansdorff si erge imponente proprio in mezzo ai Giardini. Il castello ospita il Touriseum, il Museo Provinciale del Turismo che, in modo interattivo, racconta 250 anni di storia del turismo nelle Alpi. Il Touriseum è il primo museo dell’arco alpino interamente ed esclusivamente dedicato all’attività turistica e mostra come il turismo sia giunto in Tirolo e abbia cambiato il territorio e i suoi abitanti. Il museo propone un interessante viaggio nel tempo, considerando sia il punto di vista della popolazione locale che quello dei viaggiatori e delle viaggatrici e si presenta con un “linguaggio” gradevole, divertente e spiritoso, tanto che i visitatori restano piacevolmente sorpresi.
Il percorso museale inizia in una spaventosa gola tra pareti rocciose, superando i resti di una carrozza rovesciata. È così che fino al XIX secolo i viaggiatori attraversavano le Alpi: viaggiare a quell’epoca non era certo divertente e spesso si incorreva in incidenti di questo tipo. Il percorso termina in Alto Adige ai tempi di oggi dove una Stube, delle camere per gli ospiti e il bar di un hotel completano il tour, insieme a un modello originale di BMW Isetta e a un modellino di un grand hotel, riprodotto come una grande casa delle bambole. Al termine della visita sarà poi possibile ripercorrere tutto l’Alto Adige sul flipper turistico più grande del mondo, il “Gioco dell’Alto Adige”. I bambini, ma anche gli adulti, si divertono a manovrare il grande flipper di legno di oltre 20 m2. Insieme alla pallina, i visitatori intraprendono un divertente viaggio attraverso il paesaggio turistico altoatesino, decidendo, con l’aiuto di leve azionate a mano, quale percorso seguire: sciare sulle piste innevate, fare festa in un rifugio dopo una piacevole sciata o piuttosto recarsi al cospetto di re Laurino percorrendo una via ferrata?

Dopo la visita al museo, vale sicuramente la pena fare una passeggiata nelle storiche sale, meravigliosamente restaurate, di Castel Trauttmansdorff al secondo piano. Passando dal nucleo medievale della sala degli affreschi alla sala neo-rococò, i visitatori possono farsi un’idea della ricca e movimentata evoluzione storico-artistica del castello, in cui i precedenti proprietari hanno lasciato le loro tracce. La mostra permanente allestita nelle sale storiche del castello dedica un fastoso monumento a ciascuno dei suoi illustri abitanti.

L’ospite probabilmente più illustre di Castel Trauttmansdorff fu l’imperatrice Elisabetta, detta Sisi. Al secondo piano del castello si trovano gli ex alloggi dell’imperatrice – grande amante di viaggi – in cui soggiornò durante i mesi invernali del 1870/71 e del 1889. La corte dell’imperatrice, che contava 102 persone, occupava invece alcune delle dimore e dei castelli della zona. Quando, poche settimane dopo il loro arrivo a Castel Trauttmansdorff, i giornali viennesi riferirono che la figlia Marie Valerie, di salute cagionevole, stava molto meglio nel mite clima invernale di Merano, la città acquisì fama di città di cura.

Una passeggiata nei Giardini di Castel Trauttmansdorff è un’esperienza sempre nuova, che cambia di settimana in settimana. Un mare di tulipani annuncia l’arrivo della primavera, seguono poi rododendri, peonie e rose. In estate, il campo di girasoli, i numerosi fiori e le piante perenni risplendono con i loro sfavillanti colori, fino a quando l’autunno avvolge tutto in un’atmosfera suggestiva. I Giardini sono pervasi però anche da innumerevoli fragranze. In primavera, giacinti e narcisi emanano il loro dolce profumo, per passare poi all’estate, quando i cespugli di lavanda tagliati in forma sferica, ai piedi del castello, trasmettono aromi tipicamente mediterranei. Nel Giardino dei Sensi si avverte inoltre un intenso odore di cioccolato del fior di cioccolato, mentre il clerodendro diffonde il suo profumo dolciastro. Anche l’autunno offre numerose sensazioni olfattive: l’osmanto, ad esempio, fiorisce con la sua meravigliosa fragranza nel Palmeto.

Mai sentito parlare del banano di montagna o del fior di cioccolato? No? Allora è giunto il momento di fare una visita guidata ai Giardini di Castel Trauttmansdorff. Le guide esperte conoscono il giardino come le loro tasche e amano raccontare tante curiosità sul mondo vegetale, felici di condividere le loro conoscenze con i visitatori, che possono così ammirare il giardino da una prospettiva diversa. Durante la visita si possono osservare rarità botaniche e profumate piante mediterranee, superando ruscelli gorgoglianti e terrazze soleggiate.
Castel Trauttmansdorff con il Touriseum può essere esplorato in assoluta autonomia: un percorso conduce attraverso 20 sale, progettate singolarmente con scenografie meccaniche, modelli in miniatura fedeli agli originali nei minimi dettagli, filmati ed effetti sonori. Su richiesta sono disponibili tour tematici per gruppi. In occasione delle mostre temporanee, il Touriseum propone visite guidate e laboratori.

A Trauttmansdorff c’è sempre qualcosa da fare e sperimentare, soprattutto in estate, quando le miti serate invitano a rimanere all’aperto. È allora che noti gruppi musicali provenienti da tutto il mondo si esibiscono sul palco illuminato del Laghetto delle Ninfee, facendo vibrare i Giardini. Durante il programma di eventi “Trauttmansdorff di sera” l’atmosfera è un po’ più rilassata: un lungo aperitivo al Cafè delle Palme con musica jazz dal vivo o un picnic sotto le palme creano l’atmosfera giusta per il weekend. Una sontuosa colazione sulla Terrazza di Sissi viene invece servita a maggio. In autunno, poi, i fan del vintage avranno pane per i loro denti al “Vintage Market” del Touriseum, dove si potrà curiosare e portare a casa uno o due accessori d’epoca di alta qualità. Altre giornate a tema e dedicate alle famiglie sono distribuite durante tutta la stagione facendo di Trauttmansdorff il luogo ideale per numerosi eventi.

In questa stagione i Giardini di Castel Trauttmansdorff celebreranno il loro 20° anniversario. Inaugurati nel 2001, dopo 7 anni di costruzione, sono oggi una delle mete più amate dell’Alto Adige. Ogni anno i Giardini e il Touriseum – il Museo provinciale del turismo dell’Alto Adige – attirano centinaia di migliaia di visitatori e visitatrici.
Dalla loro inaugurazione, i Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno già ricevuto tre premi: nel 2005 sono stati insigniti del titolo di “Parco più bello d’Italia” per il loro spirito innovativo e nel 2006 di quello di “Parco d’Europa n. 6”. Nel 2013 hanno inoltre ottenuto il premio di “Giardino Internazionale dell’anno” alla Garden Tourism Conference di Toronto in Canada.
Dalla loro inaugurazione, 20 anni fa, sono state tante le nuove attrazioni che si sono progressivamente aggiunte e numerose le mostre botaniche specializzate che si sono succedute nel corso degli anni. Nel 2005, ad esempio, è stato realizzato il “Binocolo di Matteo Thun”, nato da un’idea dell’architetto e designer omonimo. Qui i visitatori salgono su una piattaforma panoramica e paiono librarsi verso il cielo per godere di una vista mozzafiato. Nel 2008 è stato inaugurato il “Giardino Proibito” con sculture bizzarre. Nel 2011 è seguita la nuova attrazione rappresentata dal “Regno Sotterraneo delle Piante”: un sentiero avventuroso che si addentra per 200 metri nella montagna, attraversando il misterioso regno della vita vegetale sotterranea. Nel 2014 è stata invece aggiunta la “Serra”, che ospita piante tropicali utili e un terrario. Nel 2016, nel punto più alto dei Giardini, è stato infine inaugurato “Il Giardino degli Innamorati” dove tre giganteschi bouquet di fiori sono disposti in modo artistico circondati da uno specchio d’acqua.
Per garantire che i Giardini siano comunque sempre impeccabili anche dopo 20 anni, circa 35 giardinieri curano con passione e amore l’intero complesso durante la stagione della fioritura, senza però utilizzare prodotti convenzionali e nemmeno biologici, ma solo corroboranti che rinvigoriscono le piante. In questo modo proteggono la natura e favoriscono la biodiversità, che svolgerà un ruolo importante nella stagione 2021.

Nel 2021 ai Giardini di Castel Trauttmansdorff tutto ruota intorno al tema della biodiversità. All’insegna dello slogan “Diversity”, viene ribadita l’importanza della diversità biologica per l’uomo, gli animali e le piante.
Nel corso della nuova stagione, i visitatori avranno la possibilità di passeggiare tra svariati paesaggi, variopinti prati fioriti, antiche varietà di ortaggi e insetti ronzanti, apprendendo appassionanti nozioni su uccelli colorati, vespe astute e api operose, ma anche su ciò che tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo fare per preservare la biodiversità. Tutto l’areale botanico sarà disseminato di interessanti informazioni, avvincenti curiosità e utili consigli.

C’è chi si sposta armi e bagagli, c’è chi preferisce viaggiare leggero. C’è chi si serve del facchino, e c’è chi fa da sé. Cosa rivelano borse e valigie dei loro proprietari? La nuova mostra temporanea del Touriseum nel 2021 indaga l’universo dei bagagli da viaggio.
Che cosa portare in viaggio? Quanto spazio rimane in valigia? Sono domande che ci poniamo ad ogni partenza. La risposta dipende dai dettami dell’etichetta, dal momento storico, e dal carattere del viaggiatore. Ma al di là del loro contenuto e del loro volume che dovranno garantire certe comodità al viaggiatore, borse e valigie sono l’emblema del viaggiare per eccellenza.
In 200 anni di storia del turismo, la fattura di borse e valigie ha accompagnato l’evoluzione del settore dei trasporti e i mutamenti delle esigenze dei diversi strati sociali. Nel tempo, ai bauli da carrozza con il coperchio bombato si sono sostituiti i bauli armadio squadrati e dunque facilmente impilabili nei vagoni bagagli dei treni, poi i borsoni per l’automobile e, infine, le valigette su due ruote, ideali per i viaggi in aereo.
Nella mostra “Borse, trolley e valigie. Viaggio nella storia dei bagagli”, il Touriseum presenta una cinquantina di esemplari della propria collezione finora mai esposti. Bauli da carrozza, bauli armadio, sacche da viaggio, cappelliere, nécessaire, zaini, borse per automobilisti e trolley narrano di romanzesche corse in diligenza attraverso le Alpi, eleganti villeggiature in grand hotel, avventurosi giri del mondo in bicicletta e partenze verso una nuova vita, senza trascurare le quotidiane fatiche dei facchini, i sacrifici di chi parte soldato e la disperazione di chi è costretto a una fuga precipitosa.
La mostra “Borse, trolley e valigie. Viaggio nella storia dei bagagli”, allestita nella rimessa di Castel Trauttmansdorff, rimarrà aperta fino al 15 novembre. L’ingresso al Touriseum e alla mostra temporanea è compreso nel biglietto Trauttmansdorff.