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Museo Civico di Rovereto e Musei Civico di Verona stringono un accordo quinquennale

11 Aprile 2021

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Museo Civico di Rovereto e Musei Civico di Verona stringono un accordo quinquennale

È stato infatti siglato nei giorni scorsi dal presidente della Fondazione Museo CIvico di Rovereto Giovanni Laezza  un importante protocollo di intesa con il Museo Civico di Storia Naturale di Verona per attività di studio, monitoraggio e conservazione della biodiversità, accordo della durata di 5 anni.

La collaborazione prevede lo sviluppo sinergico di progetti comuni sul monitoraggio e lo studio della biodiversità, con particolare riferimento alla flora spontanea del territorio veronese, anche considerando la mole di dati e di campioni custoditi presso le collezioni di entrambi i Musei. Le attività prevedono censimenti floristici e faunistici sul campo e raccolta di materiale di documentazione, conservazione e scambio dei materiali raccolti, scambio di pubblicazioni e divulgazione scientifica dei risultati delle ricerche, con conferenze e pubblicazioni.

Per il Museo Civico, referente di questa importante collaborazione è il vicedirettore e botanico Alessio Bertolli.

“Ci sono due ambiti che fungono da cerniera tra la provincia di Trento e quella di Verona, che sono il Monte Baldo e i Lessini”, sottolinea Bertolli. “Sarà interessantissimo, con questa collaborazione, intrecciare dati naturalistici, botanici e zoologici, sia per chi gestisce i territori, che per gli appassionati della natura”.

Data la grande rilevanza del volume “la Flora del Trentino”, pubblicato nel 2019 e divenuto una pietra miliare per la botanica botanica nazionale e internazionale, una delle prime attività messe in campo dai due enti potrebbe essere proprio la redazione di un nuovo prezioso atlante, quello della Flora della provincia di Verona.

“In qualità di presidente della Fondazione”, sottolinea Giovanni Laezza” “è per me una grande soddisfazione la realizzazione di importanti reti e sinergie che permettono lo sviluppo di ricerche tanto preziose per la conoscenza dei territori, ed è la conferma del valore dei nostri studiosi, riconosciuta a tutti i livelli.”