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Alto Adige. Corona-Pass, la base per le nuove aperture

23 Aprile 2021

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Alto Adige. Corona-Pass, la base per le nuove aperture

Ripartire in sicurezza garantendo, grazie al contenimento dei contagi, una riapertura duratura di attività legate a ristorazione, cultura e tempo libero. Tutto ciò, in Alto Adige, potrà accadere a partire dal 26 aprile con una parte delle riaperture legate al Corona-Pass. Si tratta di un progetto che, come ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher questa mattina in una conferenza stampa, “si basa su tre pilastri: persone testate, persone vaccinate, persone guarite. Possiamo recuperare degli spazi di libertà solo se siamo in grado di evitare una nuova diffusione del Covid-19”.

Come funziona il Corona-Pass?

Il principio che regola il funzionamento del Corona-Pass è stato illustrato dal direttore di Eurac Research, Stephan Ortner, il quale ha ricordato che si tratta di una sorta di certificazione che la persona sia guarita dal Covid-19, abbia completato la vaccinazione oppure sia in possesso di un test negativo. Il viceresponsabile medico del Team Covid-19, Patrick Franzoni, ha ricordato che “la copertura vaccinale completa si raggiunge 14 giorni dopo il termine del ciclo, la cui durata varia a seconda del produttore”. Il certificato di avvenuta vaccinazione può essere richiesto sul portale web vaccinazioneanticovid.it nella sezione informazioni – certificato vaccinale. Vengono considerate guarite le persone che abbiano superato il Covid-19 nei sei mesi dalla prima attestazione della positività: il certificato può essere richiesto via mail a coronapass@sabes.it, dal 5 maggio sarà possibile anche ottenere il QR Code con la cosiddetta spunta verde.

Test nasali, antigenici e PCR

Il Corona-Pass entrerà in funzione principalmente con i test nasali e antigenici: chi li effettua riceverà come sempre un sms contenente la password per accedere al certificato contenuto nella mail, che però contiene anche un QR Corde. Scansionando il codice con la fotocamera del proprio smartphone, se il test con esito negativo è stato eseguito nelle ultime 72 ore apparirà il nome della persona e una spunta verde che ne attesta la validità. Sino al 5 maggio, coloro che si sottopongono ad un test PCR potranno scaricare il certificato in forma cartacea sull’area Referti online dell’Azienda sanitaria, dal proprio fascicolo sanitario elettronico, o in alternativa richiederlo via mail a labmic@sabes.it o segreteriacovid@sabes.it. Dal 5 maggio in poi, invece, anche per i test molecolari sarà disponibile su richiesta il certificato con QR Code.

Riaperture con prudenza e cautela

Secondo l’assessore alla salute Thomas Widmann, il Corona-Pass rappresenta “una soluzione-ponte lungo la strada che porterà all’immunità di gregge. La chiave per raggiungere questo risultato si chiama test a tappeto, il modo migliore per interrompere la catena dei contagi”. Le riaperture, secondo la Giunta provinciale, non dovranno comunque essere indiscriminate, ma dovranno seguire le regole della prudenza e della cautela. Ne è consapevole anche il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Florian Zerzer, il quale ha precisato che “è necessario continuare a rispettare le norme su mascherine, distanziamento e igiene. In caso contrario i contagi torneranno a salire, e potranno essere necessarie misure più restrittive”. 

Fondamentale partecipare all’azione “Testiamoci”

Per rendere davvero efficace il Corona-Pass, secondo l’assessore alla protezione civile, Arnold Schuler, sarà fondamentale la partecipazione all’azione “Testiamoci”, che offre test nasali gratuiti su tutto il territorio. Sino ad ora sono stati utilizzati 400.000 kit di test, a partire da lunedì 26 aprile saranno operative 80 stazioni di test in 69 dei 116 comuni dell’Alto Adige: tutte le informazioni sono a disposizione sul portale web www.provincia.bz.it/coronatest. “Questi progetti – ha aggiunto Schuler – rappresentano una grande opportunità di ripartenza per gli operatori turistici, visto che in futuro potranno essere utilizzati non solo dai residenti, ma anche dagli ospiti. Mi auguro che il mondo dell’economia partecipi e sostenga queste iniziative”.

Infowww.provincia.bz.it/coronapass

Foto, Arno Kompatscher/ASP/Fabio Brucculeri