Bolzano. Ötzi al centro di interessi commerciali, Vettori vuole vederci chiaro

Che Ötzi, la mummia più antica del mondo che l’Unesco ha inserito tra i Beni dell’Umanità e che Bolzano ospita nel centralissimo Museo archeologico potesse diventare il pomo della discordia delle lobby economiche e politiche locali (e non solo) fino a qualche giorno fa non era immaginabile. La storia inizia un paio di anni fa quando gli spazi ristretti del Museo si sono dimostrati inadeguati ad ospitare le masse di turisti che confluiscono a Bolzano per vedere la mummia del Similaun prima di lasciare l’Alto Adige.
La Provincia si rivolse inizialmente a Tosolini per una eventuale soluzione nel progetto di ampliamento della Biblioteca civica, progetto tuttora arenato. Successivamente si è aperta la prospettiva del progetto della Signa Holding di René Benko che propone di realizzare il museo sul Virgolo, collegandolo alla citta con una nuova funivia. Un’inchiesta della Neue Südtiroler Tageszeitung segnala altri progetti stoppati, come quello di Athesia che proponeva il palazzo in costruzione di fronte al Museo civico e della Cassa di Risparmio che propone gli spazi di Academy.
In mezzo a questo fermento cresce l’allarme dei commercianti bolzanini, preoccupati del fatto che le fiumane di turisti richiamati dalla mummia del Similaun possano essere dirottati fuori città. Anche il sindaco Caramaschi è del partito “Ötzi in centro”, avendo promesso alla Svp, in occasione delle ultime comunali, di impegnarsi perché la mummia resti in città. Ora, come comunica la Tageszeitung, spunta la notizia che la Provincia – si tenga presente che la competenza sui musei è di carattere provinciale – ha incaricato Sinloc, una società di Padova, di individuare il luogo più adatto per la collocazione di Ötzi. L’incarico ad una società esterna poteva essere un’idea saggia, senonché le ultime indagini mettono in dubbio l’imparzialità della Sinloc. La società infatti è di proprietà di alcune Fondazioni bancarie collegate all’Acri (Associazione di fondazioni e di Casse di risparmio), di cui è vicepresidente l’avvocato bolzanino Gerhard Bandstätter, presidente della Carispa. Inoltre, la Sinloc è stata consulente economico dell’operazione garage in caverna a Merano, progetto che ha coinvolto diversi commercianti bolzanini, tenaci oppositori dello spostamento di Ötzi al Virgolo. La garanzia di imparzialità della Sinloc verrebbe quindi a cadere.
Insorge Heinz Peter Hager, rappresentante della Signa e sul versante politico Carlo Vettori il consigliere provinciale di Alto Adige Autonomia (ex leghista). Aspettiamo lo studio di fattibilità e valuteremo se effettivamente non sarà condizionato da interessi di parte – dice Vettori da noi intervistato – ma è chiaro che se lo studio non sarà imparziale, non lasceremo passare il progetto. Vettori argomenta che nell’accordo di maggioranza del Consiglio provinciale mai si è parlato di Ötzi e che pertanto solo l’interesse pubblico può stare alla base di una decisione in questione. Secondo Vettori i cittadini di Bolzano, cioè coloro che interpretano l’interesse pubblico, dovrebbero poter esprimere la loro opinione.
L’idea chiara nella mente di Vettori è il ricorso alla Corte dei Conti argomentando il conflitto di interessi con una lobby politica vicina alla Svp, in seno alla Società cui è stato chiesto lo studio di fattibilità sulla collocazione della mummia.

Foto, Carlo Vettori