Il Senato ha approvato con 212 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astensioni l’ordine del giorno unitario che impegna il Governo: “ad aggiornare, tramite l’Istituto superiore di sanità, Agenas e Aifa, i protocolli e le linee guida per la presa in carico domiciliare dei pazienti Covid-19 tenuto conto di tutte le esperienze dei professionisti impegnati sul campo; ad istituire un tavolo di monitoraggio ministeriale, in cui siano rappresentate tutte le professionalità coinvolte nei percorsi di assistenza territoriale; ad attivare fin dalla diagnosi interventi che coinvolgano tutto il personale in grado di fornire assistenza sanitaria, accompagnamento socio-sanitario e sostegno familiare; ad attivarsi affinché le diverse esperienze e dati clinici raccolti dai servizi sanitari regionali confluiscano in un protocollo nazionale di gestione domiciliare del paziente Covid-19; ad affiancare al protocollo un piano di potenziamento delle forniture di dispositivi di telemedicina idonei ad assicurare un adeguato e costante monitoraggio dei parametri clinici dei pazienti”.
Questo il commento del gruppo “Terapia domiciliare Covid19”, presieduto dall’avvocato Erich Grimaldi: “Il Senato ha votato sì, con 212 voti favorevoli, perché il Governo si attivi per l’istituzione di un protocollo unico nazionale per la gestione domiciliare dei malati Covid. Ci siamo arrivati a fatica, dopo un anno di battaglia (che per inciso non è ancora finita), sia contro il virus, sia per farci ascoltare, ma siamo ad una svolta. Questo grazie allo straordinario gruppo di lavoro cui ha dato vita Erich Grimaldi, dove il coordinamento e la comunità di intenti sono stati il naturale collante per chi ha sposato una causa nell’interesse di tutti, tra cui in primis i medici, in particolar modo il professor Luigi Cavanna e il dottor Andrea Mangiagalli, ma anche tutti i professionisti che concorrono ogni giorno a dare voce ai malati e alle cure domiciliari precoci. Un ringraziamento anche a chi, in politica, ha finalmente dato ascolto alle nostre richieste, come Massimiliano Romeo e Pierpaolo Sileri. Se la politica tutta avvallerà questo cambiamento, significherà che quanto è stato fatto, oltre ad aver aiutato migliaia di persone, è riuscito a mettere per mano anche posizioni normalmente tra loro molto diverse, facendoci vedere di nuovo cosa può fare la politica quando decide di lavorare insieme per i cittadini. Ora attendiamo i prossimi passi”.