Sì al rinvio delle tasse locali, ma potrebbe non bastare
“Sospendere e prorogare la scadenza delle tasse locali potrebbe non bastare. Alcune aziende, costrette a chiusure prolungate, non avranno comunque i soldi per pagare le imposte, né oggi né tra nove mesi. Se non saltano per aria adesso, lo faranno quando avranno gli arretrati da saldare. Dobbiamo cominciare a ragionare sulla possibilità che alcune cartelle esattoriali e le bollette di alcuni servizi vengano ridotte o addirittura annullate in caso di cali consistenti del fatturato”. Lo afferma Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV, commentando le proposte del pacchetto AiutiCovid Alto Adige presentato oggi dalla Giunta provinciale.
L’Unione degli Artigiani e delle Piccole e Medie Imprese apprezza lo sforzo della Provincia, che sta mettendo in campo misure per 500 milioni di aiuti e 250 milioni di sgravi fiscali e tasse rinviate. “Il perdurare dell’emergenza sanitaria, ormai prossima a trasformarsi da crisi economica in crisi sociale, visti i quasi 22mila posti di lavoro persi. Tutti gli aiuti che istituirà l’ente pubblico a sostegno di famiglie, imprese e lavoratori sono quanto mai essenziali”, commenta Corrarati.
In questo contesto, la proroga al 15 dicembre delle imposte dei canoni comunali (Imi, concessioni, imposte di soggiorno) e fino al 30 giugno delle tariffe comuna.li (rifiuti, acqua, fognature e depurazione) per CNA-SHV è un primo passo da implementare. “Occorre istituire un automatismo, per il quale oltre una certa soglia di perdita del fatturato, a causa delle chiusure o del minor lavoro per effetto dell’epidemia – propone Corrarati – le bollette di rifiuti, acqua e fognatura non debbano essere pagate. Stesso discorso per le imposte e i canoni comunali. In generale, una rimodulazione della fiscalità in tal senso dovrebbe essere applicata in qualsiasi situazione di drastico calo dei ricavi aziendali, anche per motivazioni diverse da quelle sanitarie”.