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Rimuovere gli ostacoli dalla nuova legge urbanistica

24 Febbraio 2021

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Rimuovere gli ostacoli dalla nuova legge urbanistica

I dati recentemente pubblicati dall’Astat sull’attività edilizia nel 2020 sono un chiaro segnale che le incertezze create dalla nuova legge urbanistica provinciale altoatesina sono da eliminare rapidamente: di questo è convinto il Collegio dei Costruttori Edili. “Bisogna rimuovere gli ostacoli ‘fatti in casa’ e porre rimedio alla mancanza di regolamenti di esecuzione in modo tale da favorire il settore edile locale”, chiede il presidente Michael Auer.

Il Collegio Costruttori è sicuro che gran parte delle concessioni edilizie rilasciate nella seconda metà dell’anno o nel terzo trimestre del 2020 facciano parte delle domande trattate ancora secondo la vecchia legge urbanistica, come previsto per le richieste di concessioni edilizie presentate entro il 30 giugno 2020. “Sfortunatamente, i contratti di costruzione basati su applicazioni edilizie secondo la nuova legge sono ancora piuttosto rari, anche a causa degli ostacoli che ancora esistono”, spiega Auer.

Nel frattempo, cresce la preoccupazione tra le imprese di costruzioni nel settore privato, in particolare tra quelle che si occupano della costruzione di edifici. “Al momento il quantitativo degli ordini è  soddisfacente, ma va ricordato che i permessi di costruzione rilasciati oggi, sono gli ordini di domani. L’Alto Adige rischia di lasciarsi sfuggire la possibilità di sfruttare tutte le potenzialità che il bonus del 110% offre, a discapito della popolazione, dell’economia e dell’ambiente”, sintetizza il Segretario del Collegio dei Costruttori, Thomas Hasler. Hasler cita anche un esempio specifico di un problema relativo alla nuova legge urbanistica provinciale: “Le norme della nuova legge provinciale sono purtroppo a volte incompatibili con il bonus del 110% e quindi impediscono una possibile ristrutturazione energetica di un edificio. Ad  esempio, nell’isolamento termico di un condominio è previsto a livello statale che il nuovo isolamento installato nell’ambito di una ristrutturazione energetica non generi alcuna cubatura (decreto 73/2020) e non abbia alcuna influenza sulle distanze minime tra edifici e confini di proprietà. Questa precisazione non esiste a livello provinciale, motivo per cui le applicazioni edilizie nelle aree urbane spesso non possono essere approvate, poiché l’isolamento termico genera cubature che spesso non è disponibile e / o le distanze minime previste non possono essere rispettate”.

“Le regole poco chiare devono essere eliminate ed i regolamenti di esecuzione mancanti devono essere approvati rapidamente. Anche prima che la nuova legge entrasse in vigore, abbiamo avvertito che la mancanza di certezza normativa può diventare un pericolo per il settore edile provinciale. 35.000 persone sono impiegate nell’edilizia e nei mestieri ad esso connessi nonché negli uffici di progettazione in Alto Adige. Tutto ciò dipende da un’edilizia ben funzionante “, ricordano in conclusione Auer e Hasler.

Foto, Thomas Hasler e Michael Auer