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La regione DACH area di esportazione nr. 1 per l’Alto Adige, anche in tempi di Coronavirus

25 Febbraio 2021

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La regione DACH area di esportazione nr. 1 per l’Alto Adige, anche in tempi di Coronavirus

Nonostante o anche a causa del Coronavirus, i nostri mercati vicini Germania, Austria e Svizzera, rimangono i Paesi d’esportazione più importanti per l’Alto Adige, anche durante la crisi. Nel terzo trimestre del 2020 il 49,3% delle esportazioni altoatesine è stato destinato a questi Paesi – e l’interesse delle aziende locali per le relazioni commerciali con la cosiddetta regione DACH continua anche durante la pandemia. Per questo motivo, IDM Alto Adige ha organizzato per oggi una giornata di consulenza online, in cui gli esperti sono a disposizione per consulenze individuali e forniscono informazioni su tematiche attuali legate all’export.

La regione DACH, composta da Germania, Austria e Svizzera, è tradizionalmente il partner commerciale più importante per l’economia altoatesina. Anche nel terzo trimestre del 2020, quasi la metà delle esportazioni altoatesine è stata destinata alla Germania (33,3%), all’Austria (10,6%) e alla Svizzera (5,4%), e sono state esportate merci per un valore totale di circa 624 milioni di euro. «I motivi sono molteplici: da un lato, giocano un ruolo fondamentale la vicinanza, le dimensioni del mercato e la stessa lingua, dall’altro lato anche lo sviluppo economico e l’alto potere d’acquisto della regione, nonché la percentuale relativamente alta di standard qualitativi comuni a tutti i Paesi sono importanti», dichiara Vera Leonardelli, direttrice del dipartimento Business Development di IDM. Lo scorso anno anche le esportazioni verso la regione DACH sono crollate a causa della pandemia: nel terzo trimestre del 2020, le esportazioni in Germania sono diminuite dello 0,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, in Austria del 4,6% e in Svizzera addirittura del 6%. «Tuttavia, in questo momento è molto importante che le aziende altoatesine intensifichino i loro sforzi per esportare – le imprese che ne hanno la possibilità, investono durante la crisi e non dopo. Molte aziende si concentrano su mercati vicini, già conosciuti e ancora stabili. Per loro è essenziale sapere esattamente cosa aspettarsi attualmente da questi mercati, quali cambiamenti deriveranno dalla pandemia e a cosa prestare attenzione. I partecipanti alla nostra giornata di consulenza hanno ricevuto tutte queste informazioni».

Come affrontare al meglio la crisi ed in che modo elaborare un modello di business adatto alla nuova situazione: questi sono stati i punti chiave delle consulenze di Reinhold Heiß, portavoce e presidente del consiglio direttivo di “Aktivsenioren Bayern”. Gli “Aktivsenioren” sono ex dirigenti di alto livello dell’economia e dell’amministrazione che trasmettono il loro bagaglio di conoscenze ad imprenditori e start-up. «Al momento, stiamo ricevendo molte richieste su come evitare la chiusura delle aziende. Tuttavia, ci sono anche imprenditori che vedono un’opportunità nella crisi e si stanno preparando per il periodo successivo», afferma Heiß. L’analisi dei modelli di business, l’ottimizzazione del marketing e delle vendite, la redditività ma anche la successione aziendale sono elementi che possono essere rafforzati proprio ora, in cui inevitabilmente si ha più tempo.

Altre questioni calde della giornata di consulenza di IDM sono state le restrizioni e i regolamenti di viaggio attualmente in vigore, le soluzioni logistiche che possono essere utilizzate al momento, su cosa prestare attenzione quando si concludono contratti internazionali e quali mercati e opportunità di vendita sono più adatti per la propria azienda. Inoltre, nel corso di consulenze individuali esperti dei singoli mercati hanno fornito ai partecipanti informazioni su come cercare in maniera efficace partner commerciali e in che modo espandersi sul mercato e aumentare le vendite.

Foto/©IDM_AdobeStock_TTstudio,Franco Bissoni,mRGB