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Merano. Le mostre dei Giardini di Castel Trauttmansdorff

20 Gennaio 2021

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Merano. Le mostre dei Giardini di Castel Trauttmansdorff

Sin dalla loro apertura i Giardini di Castel Trauttmansdorff organizzano mostre temporanee a tema per approfondire alcuni aspetti botanici curiosi e particolari o per affrontare argomenti importanti e fondamentali per gli ecosistemi. Ripercorriamo insieme le principali manifestazioni del passato per capire come, grazie anche a queste iniziative, i Giardini di Castel Trauttmansdorff rappresentino una delle mete tanto ambite non solo del turismo italiano, ma anche di quello internazionale.
 
Tutto palme!
Nel 2008, con la mostra temporanea “Tutto palme!”, i Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno voluto porre l’attenzione dei visitatori sulla “più alta e nobile fra tutte le piante”, come la definì Alexander von Humboldt, botanico tedesco del 1800. Grazie al clima particolarmente favorevole della conca meranese, la palma cineseda oltre 130 anni cresce circondata da cime innevate, sebbene da sempre sia l’emblema di paesaggi esotici e tropicali, nell’immaginario spesso abbinati a mari o ad oceani. 
La mostra era incentrata quindi sulla palma, con le sue caratteristiche di pianta utile e ornamentale estremamente versatile, la storia del suo trapianto in Europa, le sue forme più insolite e i suoi molteplici usi come pianta produttrice di zucchero, cera, avorio vegetale, legno e molto altro. 
Delle 2400 varietà di palme esistenti al mondo, i Giardini ne hanno presentate un centinaio in diverse sezioni del parco. Oggi se ne possono ammirare alcune nella Spiaggia delle Palme e sulle sponde del Laghetto delle Ninfee. 

Profumi divini e odori infernali! 
Nel 2010 il titolo della mostra temporanea era “Profumi divini e odori infernali!”, con l’obiettivo di fornire informazioni curiose e interessanti sul tema del profumo, dando risposta a molteplici interrogativi intriganti: perché alcune persone hanno un olfatto spiccato e altre no? È vero che certi fiori profumano con lo scopo di ingannare? 
Per fare ciò sono stati allestiti diversi ambienti nei Giardini e anche nella rimessa di Castel Trauttmansdorff, insieme ad eventi collaterali che hanno riscosso molto successo nelle famiglie, come visite all’insegna dell’olfatto, menù profumati, oltre a conferenze e workshop sul tema. 

Amore in Fiore – L’Eros nel Mondo Vegetale 
Nel 2014 la mostra temporanea è stata particolarmente ardita e giocosa perché ideata con l’intento di svelare come “lo fanno” le piante e quali aspettative riponiamo noi esseri umani in questi “alleati” vegetali. La mostra è stata allestita su due piani: al piano superiore sono stati illustrati i “meccanismi di seduzione”delle piante, messi in atto anche grazie all’aiuto di alcuni animali. Fu infatti messo in evidenza come, con inaspettata raffinatezza, le piante si servano di colori, forme e profumi al fine della conservazione della specie. È stato anche messo in rilievo un parallelismo con la sessualità umana, i cui rimandi a particolari “piccanti” hanno strappato sorrisini fra il pubblico. Il piano inferiore, invece, conduceva in una sfera misteriosa: le pareti nere esaltavano le forze segrete delle piante per celarle, poco dopo, dietro un velo di misticismo. Le piante hanno avuto nella storia un ruolo fondamentale nella vita sentimentale degli esseri umani; desiderio, amore, rifiuto e gelosia: per ogni esigenza è sempre esistito il rimedio giusto attraverso una pianta o un’erba. La mostra “Amore in fiore – L’Eros nel mondo vegetale” ha affrontato anche quest’ultimo aspetto, mettendo in risalto ciò che c’è di vero e ciò che invece appartiene al mito.

“Piante Killer – Le carnivore verdi” 
Il tema del 2019 è stato senza dubbio accattivante nel titolo e nella sostanza“Piante Killer – Le carnivore verdi”. Protagoniste sono state queste affascinanti piante, incantevoli e al tempo stesso raccapriccianti cacciatrici dai look stravaganti, perennemente in lotta per la sopravvivenza legata all’efficacia di trucchi sorprendenti. Le piante carnivore, infatti, attirano le prede nelle loro trappole con foglie luccicanti, colori sgargianti e tentacoli bizzarri e una volta nelle loro grinfie non c’è scampo. La mostra temporanea presentava tutti i tipi di trappole e descriveva l’incredibile varietà di specie di queste bizzarre artiste della sopravvivenza.
L’esposizione, inoltre, era impreziosita da piante vive, esperienze interattive e visite guidate e anche da un viaggio intorno al mondo alla scoperta delle piante carnivore più famose e di quelle meno conosciute, dalle foreste tropicali alle paludi, dalla pianura all’alta montagna.

Sin dalla loro apertura i Giardini di Castel Trauttmansdorff organizzano mostre temporanee a tema per approfondire alcuni aspetti botanici curiosi e particolari o per affrontare argomenti importanti e fondamentali per gli ecosistemi. Ripercorriamo insieme le principali manifestazioni del passato per capire come, grazie anche a queste iniziative, i Giardini di Castel Trauttmansdorff rappresentino una delle mete tanto ambite non solo del turismo italiano, ma anche di quello internazionale.
 
Tutto palme!
Nel 2008, con la mostra temporanea “Tutto palme!”, i Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno voluto porre l’attenzione dei visitatori sulla “più alta e nobile fra tutte le piante”, come la definì Alexander von Humboldt, botanico tedesco del 1800. Grazie al clima particolarmente favorevole della conca meranese, la palma cineseda oltre 130 anni cresce circondata da cime innevate, sebbene da sempre sia l’emblema di paesaggi esotici e tropicali, nell’immaginario spesso abbinati a mari o ad oceani. 
La mostra era incentrata quindi sulla palma, con le sue caratteristiche di pianta utile e ornamentale estremamente versatile, la storia del suo trapianto in Europa, le sue forme più insolite e i suoi molteplici usi come pianta produttrice di zucchero, cera, avorio vegetale, legno e molto altro. 
Delle 2400 varietà di palme esistenti al mondo, i Giardini ne hanno presentate un centinaio in diverse sezioni del parco. Oggi se ne possono ammirare alcune nella Spiaggia delle Palme e sulle sponde del Laghetto delle Ninfee. 

Profumi divini e odori infernali! 
Nel 2010 il titolo della mostra temporanea era “Profumi divini e odori infernali!”, con l’obiettivo di fornire informazioni curiose e interessanti sul tema del profumo, dando risposta a molteplici interrogativi intriganti: perché alcune persone hanno un olfatto spiccato e altre no? È vero che certi fiori profumano con lo scopo di ingannare? 
Per fare ciò sono stati allestiti diversi ambienti nei Giardini e anche nella rimessa di Castel Trauttmansdorff, insieme ad eventi collaterali che hanno riscosso molto successo nelle famiglie, come visite all’insegna dell’olfatto, menù profumati, oltre a conferenze e workshop sul tema. 

Amore in Fiore – L’Eros nel Mondo Vegetale 

Nel 2014 la mostra temporanea è stata particolarmente ardita e giocosa perché ideata con l’intento di svelare come “lo fanno” le piante e quali aspettative riponiamo noi esseri umani in questi “alleati” vegetali. La mostra è stata allestita su due piani: al piano superiore sono stati illustrati i “meccanismi di seduzione”delle piante, messi in atto anche grazie all’aiuto di alcuni animali. Fu infatti messo in evidenza come, con inaspettata raffinatezza, le piante si servano di colori, forme e profumi al fine della conservazione della specie. È stato anche messo in rilievo un parallelismo con la sessualità umana, i cui rimandi a particolari “piccanti” hanno strappato sorrisini fra il pubblico. Il piano inferiore, invece, conduceva in una sfera misteriosa: le pareti nere esaltavano le forze segrete delle piante per celarle, poco dopo, dietro un velo di misticismo. Le piante hanno avuto nella storia un ruolo fondamentale nella vita sentimentale degli esseri umani; desiderio, amore, rifiuto e gelosia: per ogni esigenza è sempre esistito il rimedio giusto attraverso una pianta o un’erba. La mostra “Amore in fiore – L’Eros nel mondo vegetale” ha affrontato anche quest’ultimo aspetto, mettendo in risalto ciò che c’è di vero e ciò che invece appartiene al mito.

“Piante Killer – Le carnivore verdi” 

Il tema del 2019 è stato senza dubbio accattivante nel titolo e nella sostanza“Piante Killer – Le carnivore verdi”. Protagoniste sono state queste affascinanti piante, incantevoli e al tempo stesso raccapriccianti cacciatrici dai look stravaganti, perennemente in lotta per la sopravvivenza legata all’efficacia di trucchi sorprendenti. Le piante carnivore, infatti, attirano le prede nelle loro trappole con foglie luccicanti, colori sgargianti e tentacoli bizzarri e una volta nelle loro grinfie non c’è scampo. La mostra temporanea presentava tutti i tipi di trappole e descriveva l’incredibile varietà di specie di queste bizzarre artiste della sopravvivenza.
L’esposizione, inoltre, era impreziosita da piante vive, esperienze interattive e visite guidate e anche da un viaggio intorno al mondo alla scoperta delle piante carnivore più famose e di quelle meno conosciute, dalle foreste tropicali alle paludi, dalla pianura all’alta montagna.

Sin dalla loro apertura i Giardini di Castel Trauttmansdorff organizzano mostre temporanee a tema per approfondire alcuni aspetti botanici curiosi e particolari o per affrontare argomenti importanti e fondamentali per gli ecosistemi. Ripercorriamo insieme le principali manifestazioni del passato per capire come, grazie anche a queste iniziative, i Giardini di Castel Trauttmansdorff rappresentino una delle mete tanto ambite non solo del turismo italiano, ma anche di quello internazionale.
 
Tutto palme!
Nel 2008, con la mostra temporanea “Tutto palme!”, i Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno voluto porre l’attenzione dei visitatori sulla “più alta e nobile fra tutte le piante”, come la definì Alexander von Humboldt, botanico tedesco del 1800. Grazie al clima particolarmente favorevole della conca meranese, la palma cineseda oltre 130 anni cresce circondata da cime innevate, sebbene da sempre sia l’emblema di paesaggi esotici e tropicali, nell’immaginario spesso abbinati a mari o ad oceani. 
La mostra era incentrata quindi sulla palma, con le sue caratteristiche di pianta utile e ornamentale estremamente versatile, la storia del suo trapianto in Europa, le sue forme più insolite e i suoi molteplici usi come pianta produttrice di zucchero, cera, avorio vegetale, legno e molto altro. 
Delle 2400 varietà di palme esistenti al mondo, i Giardini ne hanno presentate un centinaio in diverse sezioni del parco. Oggi se ne possono ammirare alcune nella Spiaggia delle Palme e sulle sponde del Laghetto delle Ninfee. 

Profumi divini e odori infernali! 
Nel 2010 il titolo della mostra temporanea era “Profumi divini e odori infernali!”, con l’obiettivo di fornire informazioni curiose e interessanti sul tema del profumo, dando risposta a molteplici interrogativi intriganti: perché alcune persone hanno un olfatto spiccato e altre no? È vero che certi fiori profumano con lo scopo di ingannare? 
Per fare ciò sono stati allestiti diversi ambienti nei Giardini e anche nella rimessa di Castel Trauttmansdorff, insieme ad eventi collaterali che hanno riscosso molto successo nelle famiglie, come visite all’insegna dell’olfatto, menù profumati, oltre a conferenze e workshop sul tema. 

Amore in Fiore – L’Eros nel Mondo Vegetale 

Nel 2014 la mostra temporanea è stata particolarmente ardita e giocosa perché ideata con l’intento di svelare come “lo fanno” le piante e quali aspettative riponiamo noi esseri umani in questi “alleati” vegetali. La mostra è stata allestita su due piani: al piano superiore sono stati illustrati i “meccanismi di seduzione”delle piante, messi in atto anche grazie all’aiuto di alcuni animali. Fu infatti messo in evidenza come, con inaspettata raffinatezza, le piante si servano di colori, forme e profumi al fine della conservazione della specie. È stato anche messo in rilievo un parallelismo con la sessualità umana, i cui rimandi a particolari “piccanti” hanno strappato sorrisini fra il pubblico. Il piano inferiore, invece, conduceva in una sfera misteriosa: le pareti nere esaltavano le forze segrete delle piante per celarle, poco dopo, dietro un velo di misticismo. Le piante hanno avuto nella storia un ruolo fondamentale nella vita sentimentale degli esseri umani; desiderio, amore, rifiuto e gelosia: per ogni esigenza è sempre esistito il rimedio giusto attraverso una pianta o un’erba. La mostra “Amore in fiore – L’Eros nel mondo vegetale” ha affrontato anche quest’ultimo aspetto, mettendo in risalto ciò che c’è di vero e ciò che invece appartiene al mito.

“Piante Killer – Le carnivore verdi” 

Il tema del 2019 è stato senza dubbio accattivante nel titolo e nella sostanza“Piante Killer – Le carnivore verdi”. Protagoniste sono state queste affascinanti piante, incantevoli e al tempo stesso raccapriccianti cacciatrici dai look stravaganti, perennemente in lotta per la sopravvivenza legata all’efficacia di trucchi sorprendenti. Le piante carnivore, infatti, attirano le prede nelle loro trappole con foglie luccicanti, colori sgargianti e tentacoli bizzarri e una volta nelle loro grinfie non c’è scampo. La mostra temporanea presentava tutti i tipi di trappole e descriveva l’incredibile varietà di specie di queste bizzarre artiste della sopravvivenza.
L’esposizione, inoltre, era impreziosita da piante vive, esperienze interattive e visite guidate e anche da un viaggio intorno al mondo alla scoperta delle piante carnivore più famose e di quelle meno conosciute, dalle foreste tropicali alle paludi, dalla pianura all’alta montagna.

Sin dalla loro apertura i Giardini di Castel Trauttmansdorff organizzano mostre temporanee a tema per approfondire alcuni aspetti botanici curiosi e particolari o per affrontare argomenti importanti e fondamentali per gli ecosistemi. Ripercorriamo insieme le principali manifestazioni del passato per capire come, grazie anche a queste iniziative, i Giardini di Castel Trauttmansdorff rappresentino una delle mete tanto ambite non solo del turismo italiano, ma anche di quello internazionale.
 
Tutto palme!
Nel 2008, con la mostra temporanea “Tutto palme!”, i Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno voluto porre l’attenzione dei visitatori sulla “più alta e nobile fra tutte le piante”, come la definì Alexander von Humboldt, botanico tedesco del 1800. Grazie al clima particolarmente favorevole della conca meranese, la palma cineseda oltre 130 anni cresce circondata da cime innevate, sebbene da sempre sia l’emblema di paesaggi esotici e tropicali, nell’immaginario spesso abbinati a mari o ad oceani. 
La mostra era incentrata quindi sulla palma, con le sue caratteristiche di pianta utile e ornamentale estremamente versatile, la storia del suo trapianto in Europa, le sue forme più insolite e i suoi molteplici usi come pianta produttrice di zucchero, cera, avorio vegetale, legno e molto altro. 
Delle 2400 varietà di palme esistenti al mondo, i Giardini ne hanno presentate un centinaio in diverse sezioni del parco. Oggi se ne possono ammirare alcune nella Spiaggia delle Palme e sulle sponde del Laghetto delle Ninfee. 

Profumi divini e odori infernali! 
Nel 2010 il titolo della mostra temporanea era “Profumi divini e odori infernali!”, con l’obiettivo di fornire informazioni curiose e interessanti sul tema del profumo, dando risposta a molteplici interrogativi intriganti: perché alcune persone hanno un olfatto spiccato e altre no? È vero che certi fiori profumano con lo scopo di ingannare? 
Per fare ciò sono stati allestiti diversi ambienti nei Giardini e anche nella rimessa di Castel Trauttmansdorff, insieme ad eventi collaterali che hanno riscosso molto successo nelle famiglie, come visite all’insegna dell’olfatto, menù profumati, oltre a conferenze e workshop sul tema. 

Amore in Fiore – L’Eros nel Mondo Vegetale 

Nel 2014 la mostra temporanea è stata particolarmente ardita e giocosa perché ideata con l’intento di svelare come “lo fanno” le piante e quali aspettative riponiamo noi esseri umani in questi “alleati” vegetali. La mostra è stata allestita su due piani: al piano superiore sono stati illustrati i “meccanismi di seduzione”delle piante, messi in atto anche grazie all’aiuto di alcuni animali. Fu infatti messo in evidenza come, con inaspettata raffinatezza, le piante si servano di colori, forme e profumi al fine della conservazione della specie. È stato anche messo in rilievo un parallelismo con la sessualità umana, i cui rimandi a particolari “piccanti” hanno strappato sorrisini fra il pubblico. Il piano inferiore, invece, conduceva in una sfera misteriosa: le pareti nere esaltavano le forze segrete delle piante per celarle, poco dopo, dietro un velo di misticismo. Le piante hanno avuto nella storia un ruolo fondamentale nella vita sentimentale degli esseri umani; desiderio, amore, rifiuto e gelosia: per ogni esigenza è sempre esistito il rimedio giusto attraverso una pianta o un’erba. La mostra “Amore in fiore – L’Eros nel mondo vegetale” ha affrontato anche quest’ultimo aspetto, mettendo in risalto ciò che c’è di vero e ciò che invece appartiene al mito.

“Piante Killer – Le carnivore verdi” 

Il tema del 2019 è stato senza dubbio accattivante nel titolo e nella sostanza“Piante Killer – Le carnivore verdi”. Protagoniste sono state queste affascinanti piante, incantevoli e al tempo stesso raccapriccianti cacciatrici dai look stravaganti, perennemente in lotta per la sopravvivenza legata all’efficacia di trucchi sorprendenti. Le piante carnivore, infatti, attirano le prede nelle loro trappole con foglie luccicanti, colori sgargianti e tentacoli bizzarri e una volta nelle loro grinfie non c’è scampo. La mostra temporanea presentava tutti i tipi di trappole e descriveva l’incredibile varietà di specie di queste bizzarre artiste della sopravvivenza.
L’esposizione, inoltre, era impreziosita da piante vive, esperienze interattive e visite guidate e anche da un viaggio intorno al mondo alla scoperta delle piante carnivore più famose e di quelle meno conosciute, dalle foreste tropicali alle paludi, dalla pianura all’alta montagna.