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Conquistare nuovi mercati nonostante la pandemia

4 Novembre 2020

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Conquistare nuovi mercati nonostante la pandemia

IDM supporta le imprese altoatesine con nuovi concetti e misure per l’export.

Come fa un’azienda a conquistare nuovi mercati nel mezzo di una pandemia, che rende incerti o momentaneamente impossibili concetti ben funzionanti come le fiere o i viaggi imprenditoriali? Non esiste (ancora) una soluzione per questo problema, ma ci sono diversi rimedi alternativi molto promettenti, come quelli che IDM Alto Adige sta offrendo ai propri clienti da quando è iniziata la crisi, nell’ambito del programma Restart Alto Adige. Tra questi rimedi ci sono ad esempio programmi sostitutivi in formato digitale come e-convention, progetti di esportazione personalizzati o il supporto per la partecipazione a fiere virtuali. Quest’anno molte fiere sono state trasformate in un evento digitale, come ad esempio la rinomata fiera “L’Artigiano in Fiera”, che non si svolgerà nella forma tradizionale, ma come evento completamente virtuale dal 5 al 13 dicembre. Saranno presenti anche circa venti partecipanti altoatesini, accompagnati da IDM nella preparazione. Un obiettivo importante è quello di presentarsi nel miglior modo digitale possibile.

 «Le quote di esportazione nell’ultimo trimestre sono fortemente diminuite a causa del Coronavirus. E in questo momento la pandemia continua a rendere difficile alle aziende altoatesine l’ingresso in nuovi mercati. Circa 4.000 fiere sono state rinviate o cancellate in tutto il mondo, di cui 821 in Germania, il principale Paese di esportazione per le aziende altoatesine, 135 in Italia e 74 in Austria. Ed è in arrivo la prossima ondata di cancellazioni. Dato che le fiere sono un’importante piattaforma per le imprese per avviare un’attività e presentare i propri prodotti e servizi, negli ultimi mesi abbiamo lavorato intensamente per sviluppare programmi alternativi. Senza l’industria dell’export, che è un forte pilastro dell’economia altoatesina con una quota significativa del PIL, per il nostro territorio sarà difficile ripartire a pieno ritmo. È fondamentale investire in nuovi modi di esportare, e noi stiamo proprio puntando a questo», dichiara il Direttore Generale di IDM Erwin Hinteregger. Nel programma Restart Alto Adige, IDM non ha quindi solo aumentato i finanziamenti per i servizi all’export all’80%, ma ha anche creato un pacchetto completo di misure per sostenere le aziende altoatesine nelle loro attività di internazionalizzazione e per aumentare nuovamente le cifre relative alle esportazioni. «Abbiamo quindi completamente ripensato e ridisegnato le offerte per il finanziamento all’export per le aziende. Inoltre, abbiamo lanciato una campagna d’immagine che darà maggiore visibilità internazionale alle competenze chiave dell’Alto Adige, come l’artigianato, l’industria e i prodotti di qualità, e quindi promuoverà le esportazioni», sostiene Hinteregger.

In che modo, lo spiega Vera Leonardelli, direttrice del dipartimento Business Development di IDM: «Circa la metà di tutte le fiere che avevamo in programma sono state cancellate e altri appuntamenti, come workshop ed eventi di matchmaking, non si sono potuti svolgere. È stato necessario quindi trovare il più velocemente possibile delle soluzioni alternative. In breve tempo abbiamo messo in piedi dei programmi sostitutivi e trasformato tutto quello che era possibile in un formato virtuale». Sono state ad esempio offerte le e-convention “Alpitecture”, con focus su edilizia e architettura, e “Food & Drink in Germania”, mentre gli “Export Days” di IDM la scorsa primavera sono stati organizzati completamente online e proprio grazie a questo evento hanno preso vita 25 progetti personalizzati di ricerca di partner commerciali all’estero. Anche in altri settori però, come l’innovazione, IDM è passato da eventi offline ad eventi online. Si è ad esempio svolto online il workshop di Design Thinking, per lo sviluppo di idee di prodotto innovative. Con queste offerte digitali, IDM ha voluto dare una spinta alle idee innovative e fornire importanti informazioni su questioni attuali, come il diritto contrattuale, il trasporto e la logistica o le specifiche per i dispositivi medici. L’obiettivo è stato soprattutto quello di consentire incontri di settore e l’acquisizione di clienti, attraverso nuove strade. «Questi formati sono stati ben accolti. Durante i tre mesi di lockdown abbiamo avuto 450 partecipanti e abbiamo quindi deciso di sviluppare ulteriormente la nostra offerta online», afferma Leonardelli.

L’esempio di Molino Merano (Meraner Mühle) dimostra che il passaggio al digitale può funzionare. Se prima del Coronavirus, l’azienda trovava i partner di vendita per i suoi prodotti innovativi creati con diversi cereali, i suoi preparati da forno senza glutine o il suo Lievito Madre naturale in occasione di fiere e altri eventi, in questi mesi è dovuta passare a formati online. «Abbiamo partecipato ad uno speed dating, organizzato da IDM, con acquirenti tedeschi del commercio al dettaglio di prodotti alimentari. Un’agenzia commissionata da IDM ha svolto le ricerche iniziali e, in accordo con noi, ha stabilito i primi contatti con i partner commerciali più adatti», afferma Bettina Schmid, dell’azienda Molino Merano. «Per noi è molto gratificante che gli incontri online con i potenziali partner di vendita abbiano davvero dato vita a degli affari. Infatti, Molino Merano ora ha già allacciato i rapporti con un nuovo partner in Germania». Quindi, l’evento a cui l’impresa altoatesina ha partecipato è certamente uno strumento adatto per stringere contatti commerciali.

«Gli incontri personali continueranno comunque a svolgere un ruolo importante anche in futuro», sottolinea Vera Leonardelli, «per questo motivo molti organizzatori di fiere perseguono un duplice approccio: da un lato, la fiera viene pianificata fisicamente, ma allo stesso tempo c’è anche un percorso digitale, che integra quello offline con nuove piattaforme e tecnologie come gli showroom virtuali o il matchmaking digitale. A causa della pandemia, che ha accelerato la digitalizzazione delle fiere, questi concetti ibridi stanno diventando sempre più la norma e sono particolarmente importanti laddove le merci e i prodotti devono essere verificati a tavolino». Per le aziende, invece, le fiere ibride sono più complesse e costose. Chi vuole presentarsi in una forma digitale perfetta, come le aziende che a dicembre prenderanno parte a “L’Artigiano in Fiera”, ha bisogno di un ampio know-how e di una grande preparazione: per questo motivo IDM fornisce sempre più supporto anche in questi settori.