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Cardinale rapito – L’Europa deve finalmente agire

6 Novembre 2020

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Cardinale rapito – L’Europa deve finalmente agire

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) avverte di un’escalation della guerra civile dopo il rapimento di un cardinale e di un leader tradizionale nel nord-ovest del Camerun. L’Europa deve ora agire con urgenza e impegnarsi maggiormente per trovare una soluzione politica al conflitto sul futuro delle regioni anglofone del Paese, ha dichiarato l’organizzazione per i diritti umani. Queste regioni si battono per l’indipendenza perché si lamentano della discriminazione in uno Stato a maggioranza francofona. L’UE dovrebbe lavorare per porre fine agli attacchi contro le scuole e la popolazione civile in Camerun. Solo una soluzione politica al conflitto per le regioni anglofone può porre fine alla violenza.

Christian Tumi, cardinale emerito ed ex arcivescovo della città portuale di Douala, è stato presumibilmente rapito ieri pomeriggio dai sostenitori del movimento armato indipendentista nel nord-ovest del Paese. Accusano il novantenne, che aveva chiesto la frequenza scolastica, di aver falsamente dato l’impressione che la normalità prevalga nelle regioni che vivono una guerra civile. Il teologo, formatosi a Friburgo, è considerato un acuto critico della politica del governo centrale nelle regioni anglofone. In diverse occasioni, Tumi ha accusato il governo di fomentare nuove violenze con la sua politica di violenza e ha chiesto un dialogo politico.

Anche il leader tradizionale Sem Mbinglo, re del popolo Nso, che accompagnava il cardinale, è stato rapito. Entrambe le personalità sono autorità morali molto rispettate nella regione. Il loro rapimento segna un nuovo triste momento culminante in una guerra civile che si è intensificata con gli attacchi alle scuole nelle ultime due settimane. Solo ieri sono stati rilasciati undici insegnanti che martedì scorso sono stati rapiti dalle scuole elementari e medie. Diversi studenti e un insegnante, anch’essi rapiti, erano già stati rilasciati in precedenza.

I movimenti che si battono per l’indipendenza delle regioni anglofone stanno usando i rapimenti per intimidire la popolazione civile. Vogliono impedire la frequenza scolastica in modo che la vita nelle regioni anglofone non sembri normale. Ma gli attacchi alle scuole sono crimini contro l’umanità e non possono essere giustificati da nessuna ragione. In questo momento sia i movimenti che combattono per l’indipendenza sia l’esercito regolare del Camerun sono accusati di gravi violazioni dei diritti umani.

Foto, le colline di Yaoundé, Camerun/c-Ludwig Tröller