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Alto Adige. Regole efficaci piuttosto che un coprifuoco

2 Novembre 2020

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Alto Adige. Regole efficaci piuttosto che un coprifuoco

La pandemia ha raggiunto dimensioni preoccupanti anche in Alto Adige. Tutti i cittadini sono chiamati ad essere responsabili, rispettando le misure di protezione, in particolare indossando correttamente le mascherine protettive e areando regolarmente i locali. Dobbiamo evitare a tutti i costi l’aumento esponenziale delle infezioni. Abbiamo ascoltato le nuove e più severe misure varate dal presidente Kompatscher, in gran parte riprese da quelle del Governo. La tutela dei gruppi a rischio deve essere il focus dell’agire politico, ma ancora non ci siamo mentre nel frattempo alcune imprese (come ristoranti o negozi) vengono nuovamente penalizzate. Il Team K è sempre stato propositivo negli ultimi mesi e lo siamo anche in questo difficile momento.

1) Gestione delle crisi nella sanità

Gli errori commessi in primavera sono in parte dovuti a questa situazione eccezionale. Nei mesi estivi non si è riuscito a preparare la prevista seconda ondata che stiamo vivendo. E’ finalmente necessario garantire test rapidi e mirati per verificare l’insorgenza di infezioni, attraverso procedure che consentano di risparmiare tempo. I test rapidi dell’antigene possono fornire la prova dell’infettività, mentre il tracciamento delle catene di infezione deve riprendere.

2) Proteggere i gruppi a rischio

I visitatori delle case di riposo, di cura e degli ospedali devono poter accedere alle strutture solo dopo essersi sottoposti a un test rapido dell’antigene. Il personale medico, infermieristico e quello delle pulizie devono essere regolarmente sottoposti a test.

Tutti devono indossare le mascherine FFP2 quando sono a contatto con i pazienti/ospiti delle strutture.

È necessario fornire valida assistenza e servizi di vicinato per le persone che appartengono a gruppi a rischio ma che vivono a casa. È necessario inoltre che i medici di base garantiscano loro le cure mediche con visite a domicilio.

3) Garantire l’istruzione e l’assistenza all’infanzia

Kitas e le scuole elementari e medie devono rimanere aperte. La scuola secondaria dovrebbe offrire un massimo del 30% di formazione a distanza. L’ideale sarebbe che il 100% degli studenti tornasse in classe. Seguendo l’esempio dell’Austria o della regione Veneto, si dovrebbero istituire delle task force per testare studenti e insegnanti sospettati di aver contratto il Covid immediatamente a scuola, utilizzando i test rapidi dell’antigene. Chi risulta positivo viene immediatamente allontanato dalla scuola, chi risulta negativo può continuare la lezione.

4) Potenziare il trasporto degli studenti

Autobus e treni non possono essere sovraffollati, altrimenti il virus si diffonde pericolosamente. Per questo chiediamo più corse, in modo da garantire le necessarie distanze sociali. Le mascherine devono essere obbligatorie su tutti i mezzi pubblici, naturalmente. Le aziende private di autobus del settore dei trasporti devono essere immediatamente coinvolte nella soluzione del problema.

5) Sistema di test per le categorie lavorative di rilevanza sistemica

Le professioni di rilevanza sistemica nelle professioni mediche o nell’istruzione (insegnanti) vengono sistematicamente testate settimanalmente con test rapidi antigene. Le maschere di protezione FFP2 sono continuamente messe a disposizione di questi gruppi professionali.

6) Destinare alcuni hotel a strutture per positivi asintomatici

I positivi asintomatici devono essere alloggiati in alberghi chiusi e strutture simili per tutta la durata della quarantena. In questo modo si alleggerisce il peso sugli ospedali e si riducono i costi.

7) I negozi / ristoranti devono poter rimanere aperti. Leggere restrizioni per i bar

I negozi e i ristoranti che hanno investito per implementare le misure di sicurezza richieste, dovrebbero rimanere aperti. Gli acquisti natalizi non devono finire per arricchire Amazon & Co. Il rispetto dei protocolli di sicurezza deve essere controllato e i bar dovrebbero poter rimanere aperti fino alle 20, con particolare attenzione all’abuso di alcolici, che i proprietari sono tenuti a prevenire. Non vi è alcuna prova scientifica che negozi, ristoranti e bar siano hotspot responsabili delle numerose infezioni. La regola 1 su 10, un cliente ogni 10 metri quadrati, di per sé è già sufficiente come misura.

8) Consentire cultura e divertimento

I teatri e i cinema sono luoghi con elevati requisiti di sicurezza, che di solito sono molto ben rispettati, e dovrebbero quindi rimanere aperti. Secondo studi condotti in Austria, le infezioni non si verificano quasi mai in questi luoghi.

Dobbiamo essere in grado di definire delle misure efficaci in modo da permettere lo svolgimento di eventi ed iniziative almeno a partire dalla primavera. Dal punto di vista sociale ed epidemiologico, è meglio che le persone si incontrino in spazi pubblici che rispettano precise norme igieniche piuttosto che in spazi privati relativamente meno sicuri.

Questi punti sono da intendersi come un’integrazione alla exit strategy già presentata dal Team K nell’aprile di quest’anno. La scelta continua a cadere su misure che limitano fortemente la libertà individuale e intanto non si capisce in che modo l’Azienda sanitaria stia  affrontando meglio la situazione rispetto alla primavera.

Il successo nel contenimento della pandemia dipenderà in ultima analisi da un’attuazione ancora più coerente delle misure di protezione rispetto a quanto fatto finora. Per questo i cittadini hanno bisogno di regole chiare e una comunicazione trasparente delle procedure e degli obiettivi delle decisioni politiche.

Il Team K continua ad impegnarsi in maniera costruttiva ed è pronto a contribuire con idee e proposte concrete per aiutare a superare questa crisi.