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Bonus docenti, la Provincia di Bolzano lo introduca al più presto

8 Ottobre 2020

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Bonus docenti, la Provincia di Bolzano lo introduca al più presto

Il consiglio provinciale ha respinto ieri una mozione presentata da Fratelli d’Italia che chiedeva l’inserimento del bonus per i docenti anche in Alto Adige. Una scelta che ha lasciato l’amaro in bocca a molti insegnanti con un malcontento illustrato ed interpretato dal segretario regionale della Uil Scuola Marco Pugliese: “Bisogna ricordare che dal 2015 al 2020 in Alto Adige i docenti non hanno usufruito del bonus da 500 euro della riforma Renzi numero 107. Abbiamo fatto delle proposte ma non siam o riusciti ad ottenerlo. A noi non interessa quale forza politica presenti la mozione ma sarebbe auspicabile che questo bonus venga riconosciuto. Al di là delle dinamiche tra partiti”.
La formazione di alto livello e continua sarebbe uno dei motivi per cui istituire il sostegno economico. “Ai docenti si chiedono lauree magistrali, corsi di formazione di molte ore o ancora master dagli alti costi ed impegni. Le iscrizioni ai master arrivano anche a 1.500-2.000 euro” fa presente la Uil scuola.
La procedura per arrivare al bonus sarebbe anche amministrativamente semplice. “Non servono contrattazioni lunghissime. Basterebbe stanziare circa 5 milioni all’anno per mantenerlo fisso è strutturale negli anni perché sarebbe totalmente inutile proporlo solo per un biennio come si intende fare con 10 milioni perimetrati ai soli investimenti tecnologici. Ovviamente il bonus andrebbe speso per tutto quello che ha a che fare con una didattica”. L’unica via, in chiusura, è smarcarsi dalle logiche politiche, ribadisce  Marco Pugliese: “Non possiamo ragionare a livello partitico ma tecnico: lo diciamo ormai da tre anni abbondanti”.
Questa mattina si è tenuto anche un incontro tra le sigle sindacali. “Asgb, Cgil, Cisl e Uil sono concordi nella necessità dell’erogazione di un bonus. Su questo siamo compatti.  La posizione della Uil Scuola è quello di considerare il bonus in senso ancora più esteso, comprendendovi anche i corsi e tutto ciò che concerne la didattica. Il bonus, come nel resto d’Italia, deve essere a largo spettro perché la professione del docente non è solo tecnologia ma anche formazione. Questo fondo va creato immediatamente con rendicontazione tramite fattura di spesa oppure con una card precaricata di 500 euro”.
In foto, Marco Pugliese, segretario regionale Uil Scuola