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A Bolzano e Merano affitti e prezzi delle case troppo alti

10 Settembre 2020

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A Bolzano e Merano affitti e prezzi delle case troppo alti

Gli affitti mensili spesso consumano la metà del reddito, il che è troppo. Ciò che serve è un mercato degli affitti funzionante con affitti convenienti. Promozione di modelli abitativi alternativi come il co-housing e le case multigenerazionali, nonché l’edilizia sociale pubblica per la classe media e sostegno alla costruzione di cooperative abitative. Strutture accessibili tutto l’anno e alloggi adeguati per i senzatetto
ed i bisognosi.
“Una camera condivisa di 13m2 in via Druso a Bolzano costa in media 500€ mensili. Molte famiglie di Bolzano e Merano spendono circa la metà del proprio reddito per l’affitto mensile, oppure sono costrette a trasferirsi lontano dal proprio luogo di lavoro. Allo stesso tempo, solo a Bolzano, 4.000 unità abitative sono vuote. Questo è un controsenso ed è qui che la politica deve agire”, dice Markus Cappello dei Giovani Verdi di Bolzano. “Quello che serve è un piano, concordato con i proprietari, per fare in modo che le case sfitte possano essere convertite in spazio abitativo. Per noi è importante promuovere anche progetti di co-housing e nuovi modelli abitativi, come le case multigenerazionali e le cooperative edilizie. Devono essere promosse anche le “Wohngemeinschaften” (appartamenti condivisi) che utilizzano lo spazio disponibile in modo efficiente”, afferma Olivia Kieser, candidata per i giovani verdi a Merano.

Per richiamare l’attenzione sul problema i Giovani Verdi hanno reso visibili alcuni degli appartamenti sfitti della città, appendendo vicino all’ingresso delle grandi chiavi di legno. Oltre 15.000 spazi abitativi (AFI/IPL 2017), di cui 4.000 a Bolzano e 2.000 a Merano, sono vuoti.
È necessario un monitoraggio della situazione degli immobili vuoti, introdurre una tassa su immobili che rimangono sfitti per molto tempo e incentivi a favore dei proprietari per garantire che queste unità
abitative siano ristrutturate ed abitate da inquilini, o utilizzate per progetti sociali o da cooperative edilizie interessate. “In un luogo come l’Alto Adige, dove il suolo è un bene scarso, noi come società
non possiamo permetterci di tenere edifici vuoti e di avere ulteriore consumo di suolo”, dice Olivia Kieser.
Un freno sui canoni d’affitto, basato sul modello di Berlino e un fondo di garanzia per proprietari/e sono possibili soluzioni che potrebbero effettivamente aumentare l’offerta di alloggi in affitto a prezzi accessibili. Un notevole contributo allo sviluppo di un mercato edilizio più equo potrebbe essere realizzato anche attraverso una migliore collaborazione tra l’Istituto per la promozione dell’edilizia abitativa (Ipes) e i Comuni, ossia tra l’edilizia popolare della Provincia e l’edilizia sociale comunale, sul modello di Vienna o Zurigo.
“Ci sono molte possibilità di intervento”, dicono Olivia Kieser e Markus Cappello, “come consiglieri comunali ci impegneremmo soprattutto per risolvere questo problema trovando soluzioni creative, praticabili e giuste e con il coinvolgimento di tutte le parti interessate. L’abitazione è un diritto fondamentale, la speculazione immobiliare non lo è”.
„Parlando del problema abitativo – ricorda Markus Cappello – ci si scorda spesso dei senzatetto. Anche riguardo a questo problema intendiamo impegnarci per realizzare soluzioni abitative dignitose e accessibili tutto l’anno, come le „tiny hauses“ (micro- e miniabitazioni di 15 – 45 m2 dotate di tutti i servizi necessari) e strutture adeguate.”