Dario Dal Medico è un noto avvocato meranese con studio in città in piazza Teatro da diversi anni. A differenza delle scorse tornate elettorali, le due civiche italiane, Alleanza per Merano e La Civica per Merano, si presentano in coalizione con Dal Medico candidato sindaco.
Dario Dal Medico è conosciuto non solo come avvocato, ma anche per la sua convinta attività nel mondo della cooperazione sociale. Infatti, è da 25 anni vice-presidente della Cooperativa sociale Albatros e da 12 vice presidente della Cooperativa Independent L. Il suo volto è noto anche per essere stato presidente del Lions Club Merano Maiense.
Lo incontriamo per approfondire alcuni aspetti cruciali legati alla città del Passirio.
Circa la sicurezza Dal Medico ritiene che alcuni episodi di microcriminalità abbiano incrinato la percezione di città sicura che Merano ha sempre avuto e che sia opportuno operare in modo tale per ripristinare tale sensazione nella collettività. Per farlo Dal Medico propone un’intensificazione della prevenzione con la polizia locale in coordinamento con le altre forze dell’ordine. Va, inoltre, rafforzato il senso di comunità nei quartieri e di appartenenza attraverso una rivitalizzazione di questi – afferma Dario Dal Medico. Si potrebbe favorire l’attività di associazioni culturali nei quartieri e dei piccoli artigiani. Piuttosto che mantenere locali comunali sfitti, il Comune potrebbe individuare delle realtà a scopo mutualistico alle quali concedere gli immobili in locazione a un prezzo simbolico.
Dal Medico è convinto che il dialogo dovrà essere il Leitmotiv della futura Giunta, non solo con le cooperative e con le varie rappresentanze economiche, ma con tutti i cittadini, che in questi ultimi cinque anni si sono sentiti emarginati e inascoltati da chi di dovere. Intendo istituire dei tavoli permanenti per tutti i settori, promette Dal Medico.
Dario Dal Medico è severo nel valutare chi è stato in Giunta nella scorsa Consiliatura e dice che l’aria dovrà cambiare. Afferma che tranne un esponente di Giunta, Nerio Zaccaria, tutti gli altri hanno dimostrato scarsa esperienza imprenditoriale. Il comune deve fare investimenti. Una cosa sono le spese, un’altra gli investimenti – chiarisce Dal Medico.
Alla domanda precisa circa il futuro di Piazza Prader e dintorni, Dal Medico è convinto che si dovrà agire con trasparenza, tutelare il mercato all’aperto e ripensare in modo strategico a tutta la riqualificazione della zona, senza troppo fissarsi su zone specifiche.
Bisogna avere una visione degli insiemi – afferma convintamente Dal Medico, che non è rimasto per nulla entusiasta neppure di quanto è rimasto dei festeggiamenti per i 700 anni della città. Nulla di duraturo è stato fatto, nemmeno un segno in grado di rimanere nel tempo. Un’occasione sprecata.
Infine sulla viabilità Dal Medico è tranchant e dichiara che difficilmente il Piano Urbano del Traffico sarà votato dal futuro Consiglio comunale. Bisogna tener conto di tutti gli aspetti in collegamento tra loro – sostiene l’aspirante Sindaco. Evidentemente chi ha pensato il PUT notoriamente bocciato dal TAR non sa cosa significhi guidare – esclama con ardore il candidato.