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L’assessore Schuler tra i beneficiari del bonus di 600 euro si difende

13 Agosto 2020

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L’assessore Schuler tra i beneficiari del bonus di 600 euro si difende

Il governo italiano ha introdotto con il Decreto Legge (Decreto Cura Italia) del 17 marzo per i liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020, lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e operai agricoli a tempo determinato un bonus di 600 euro. È un provvedimento che permette di distribuire indistintamente un predefinito bonus e quindi permetteva a tanti di farne la richiesta. Anche i lavoratori stagionali esteri che hanno lavorato più di 50 giorni in Italia avevano il diritto di farne richiesta. Questo provvedimento dello stato per me era sin dall’inizio incomprensibile dato che i costi di questo sono alti e comunque non permette di raggiungere tutti coloro che a causa della crisi si trovano in difficoltà finanziarie.
Per quanto mi riguarda come politico – scrive l’assessore provinciale Schuler – questo periodo per me era, e lo è tuttora, molto intenso ma dal punto di vista economico non ho avuto perdite o svantaggi, anzi ho avuto meno spese in questo periodo. Nonostante ciò, anch’io ho fatto la richiesta per il bonus, non per trarne un beneficio per me stesso (in tutta la mia vita non ho mai avuto alcun beneficio che non mi spettava) ma per poi poterlo donare per una buona causa. Ho approfittato di questa possibilità non solo per lanciare un segnale contro questa misura inefficace ma soprattutto con l’intenzione di darlo in beneficenza. Per me era anche una forma di protesta contro questa misura. Poiché fino ad oggi non mi è stato erogato il bonus non ho avuto la possibilità di darlo in beneficenza.
L’assessore rammenta che in tutti i 24 anni in cui è stato sindaco non ha mai chiesto un rimborso per le spese che aveva sostenuto coprendo tale ruolo, né per trasferte, né per qualsiasi altra spesa sostenuta. Ricorda di non aver incassato l’indennità per un importo pari a Lire 9 milioni (euro 4.500,00) che gli spettava come pagamento degli arretrati, devolvendo l’importo per l’arredamento di una sala pubblica per i giovani.
Prima di essere assessore aveva fatto richiesta alla Provincia per un contributo pari a 4.000,00 euro per il cambiamento del sistema di irrigazione che secondo la normativa vigente gli spettava, ma considerando l’avvenuta nomina ad assessore vi aveva rinunciato. Inoltre fa presente di non usare un telefonino aziendale, ma quello personale, pagando di tasca propria.

Foto, Arnold Schuler.