Combinato disposto

Se non hai mai a che fare con la burocrazia e le norme sei un privilegiato e questo articolo non ti interessa. Vivi forse su Marte ? Ma se per tua disgrazia sei un contribuente, un cittadino, un suddito (molto difficile restarne fuori) è meglio che ti documenti per non fare la classica figura del pirla. Hai combinato qualcosa ? Sei disposto ad ammetterlo ? Che sia questo il “combinato disposto” ? Niente affatto, ora te lo spiego.

Questa espressione “combinato disposto” appare frequentemente nelle cronache parlamentari e si può rinvenire nelle Leggi e nei regolamenti, cosi, tanto per farti capire in che mondo viviamo. Si è diffusa anche in altri ambiti andando a significare un insieme di cose (o di norme) che si integrano vicendevolmente generando per lo più una gran confusione. Il suo corrispondente nel linguaggio quotidiano è “fuffa”.

Spieghiamo anche questo termine allora. La fuffa è la tipica lanetta che si forma nei tessuti e che si vuole rimuovere perchè poco estetica. Può indicare anche l’accumulo di peli che si verifica negli animali o in altre parti del porco, pardon del corpo. Proprio questa connotazione però ha fatto sì che il termine venisse usato in senso lato per indicare un qualche eccesso inutile. Più frequentemente indica una chiacchiera senza alcun fondamento o significato, un discorso risaputo, un luogo comune, una tautologia. Alcune espressioni tipiche sono “sui social c’è solo fuffa”. E’ in tutto simile alla scoperta dell’acqua calda o della lana caprina. Vere amenità.

Cercando di capire etimologia ed origini possiamo dire che “combinato” indica la combinazione  di due o più cose od aspetti. Per estensione si dice combinato anche della fusione di Leggi ed il nostro Paese può vantare un corpus unico al mondo. Le famose leggi, leggine, decreti, regolamenti attuativi che tanto ci semplificano la vita.

La seconda parte della locuzione è il “disposto”, sinonimo di “disposizione normativa”. Ad esempio una legge dispone come avvengano le elezioni. Si sarebbe potuto anche dire la combinazione delle  legge A con la Legge B ma allora sarebbe stato abbastanza facile comprendere e questo non va bene per chi ama il linguaggio aulico, oscuro e criptico.

Se spesso si usa dire sinergico per intendere qualcosa che da una combinazione ricava qualcosa di buono, qui il risultato è l’opposto. Il combinato disposto per lo più concentra in modo negativo gli effetti di due o più disposizioni di Legge. Specie se si originano contraddizioni e continui rimandi ad altre disposizioni. E’ cosi che si arrivano a leggere le chiare istruzioni di Unico “Detrazione di cui al D.Lgs. xyz/3131 successivamente modificato con Decreto kwz/1234 di cui alla riforma contenuta nel disposto del regolamento di attuazione della norma provvisoria abc, riservato ai produttori esonerati per il solo territorio di Poggibonsi, nella misura in cui spetti”.

Per ora l’espressione è rimasta confinata all’ambito politico parlamentare e giuridico ma si potrebbe pensare ad una sua estensione al lessico famigliare. Ad esempio: “Cara, il combinato disposto tra la spesa alimentare e quella per il tuo parrucchiere non ci permette più il soggiorno al mare”.

Foto, Alessio Oss Emer.