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Verso una regione alpina più sostenibile

30 Giugno 2020

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Verso una regione alpina più sostenibile

Il progetto europeo AlpBioEco pubblica i risultati intermedi e testa nuovi modelli di business innovativi ed ecologici. 

Viviamo un momento in cui i prezzi del petrolio sono in calo e la dipendenza economica da questa fonte di energia sta diventando sempre più forte. Questo ci porta ad abbracciare l’idea di abbandonare i combustibili fossili a favore delle risorse bio-based e rinnovabili. Il progetto di ricerca Interreg “AlpBioEco” mira all’utilizzo di metodi innovativi per promuovere lo sviluppo di un’economia sostenibile nella regione alpina, aumentare la consapevolezza del potenziale economico della bioeconomia e sostenere attivamente la cooperazione interdisciplinare e sovraregionale nello sviluppo di concetti imprenditoriali innovativi. Il progetto si concentra sullo studio delle catene di valore di prodotti doc del territorio: mele, noci ed erbe alpine.

Il progetto, che conta 13 partner provenienti da cinque paesi alpini tra cui anche NOI Techpark, è ora quasi alla fine del terzo dei quattro pacchetti di lavoro. Nel secondo pacchetto, i partner del progetto hanno sviluppato dei modelli di business innovativi ed ecologici per l’uso sostenibile delle tre catene di valore individuate nel primo pacchetto di lavoro. Il Management Center di Innsbruck ha coordinato un totale di 22 workshop in 9 diverse sedi dei 5 paesi partecipanti al progetto (Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia). I risultati sono stati pubblicati qui. Lo scorso luglio inoltre, a NOI Techpark di Bolzano, si sono tenuti due workshop di Open Innovation a cura della Unit di Food Technologies.

“I risultati di questo secondo pacchetto di lavoro sono più che soddisfacenti. Abbiamo sviluppato 26 nuovi modelli di business. Di questi, ne sono stati selezionati sei, due per ogni catena di valore. Inoltre, è stato sviluppato un ulteriore modello di business globale dedicato alla digitalizzazione per un’ulteriore revisione e valutazione dei concetti”, spiega Ben Schneider, responsabile del settore tecnologico Food di NOI Techpark.

Nemmeno l’emergenza Coronavirus ha fermato il progetto. Da metà marzo, tutti i workshop e le altre attività si sono spostate online per dare continuità ai lavori di ricerca. L’attuale terzo pacchetto di lavoro di AlpBioEco è interamente dedicato all’implementazione e alla valutazione dei modelli di business selezionati precedentemente. Ad esempio, il concetto di “farina di mele senza glutine” è stato sviluppato in uno dei workshop del febbraio 2020 ed è attualmente in fase di sperimentazione come test pilota nella regione alpina.

Parallelamente a ciò, ITKAM, la Camera di Commercio Italiana per la Germania, e l’azienda altoatesina Ecopassion, con il sostegno di NOI Techpark e IDM Alto Adige, stanno lavorando insieme allo sviluppo di un prodotto innovativo e sostenibile per l’alleggerimento del dolore nei neonati – sempre basato sulle catene di valore in merito al progetto. Prima dell’inizio della fase pilota, ITKAM ed Ecopassion vogliono capire quali sono i disturbi della prima infanzia che causano maggiori problemi. A tal fine è in corso un sondaggio online al quale sono invitati a partecipare genitori, pediatri, farmacisti e ostetriche dell’Alto Adige.

Alla fine del terzo pacchetto di lavoro, sarà elaborata una relazione congiunta che comprenderà le migliori pratiche selezionate. Ciò costituirà la base per il prossimo e ultimo pacchetto di lavoro in cui si svilupperanno le linee guida per l’attuazione di modelli di business e il loro trasferimento in altre regioni o progetti alpini.

Ulteriori informazioni su AlpBioEco sono disponibili sul sito web o nel video ufficiale.

Foto/© NOI Techpark.