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Superata la soglia di 47.000 invalidi civili in Alto Adige

13 Giugno 2020

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Superata la soglia di 47.000 invalidi civili in Alto Adige

Attualmente in Alto Adige vivono 47.046 invalidi civili riconosciuti. Si tratta di 433 persone in più rispetto all’anno precedente, alle quali è stata riconosciuta un’incapacità lavorativa generica di almeno un terzo. Considerando i 533.439 abitanti dell’Alto Adige, si tratta di quasi un decimo della popolazione totale. In una recente statistica, l’Associazione Invalidi Civili (ANMIC Alto Adige) mostra l’attuale numero e lo sviluppo degli invalidi civili altoatesini.

“Come ogni anno abbiamo confrontato i dati con quelli dell’anno precedente. I dati forniti dall’Ufficio di Medicina legale e dall’Ufficio Prevenzione, Promozione della salute e Sanità pubblica mostrano, quante persone hanno ottenuto quale grado di invalidità e come questo sia cambiato rispetto all’anno precedente. La statistica aiuta le diverse parti interessate e le istituzioni pubbliche a riconoscere la situazione generale e mostra come si sta sviluppando la situazione dell’invalidità civile come anche gli aspetti che possono essere migliorati”, spiega Thomas Aichner, Presidente ANMIC Alto Adige.

Attualmente, ci sono 0,9% di invalidi civili in più rispetto all’anno precedente. Con un aumento di 239 persone ovvero 2,1% l’aumento maggiore riguarda le persone con un’invalidità civile del 74%-99%. Tuttavia, l’indennità di accompagnamento è stata concessa ad un numero molto inferiore di persone: Qui il numero di persone totalmente invalide (invalidità del 100%) usufruenti dell’indennità di accompagnamento, è diminuito di 95 persone (-1,3%). Secondo Thomas Aichner, questa diminuzione è legata ad un altra prestazione economica: “A differenza del resto d’Italia e a seconda del loro stato di salute, agli invalidi civili altoatesini viene erogata o l’indennità di accompagnamento o l’assegno di cura. Per i richiedenti ai quali è stato concesso l’assegno di cura, l’indennità di accompagnamento non viene quindi corrisposta.

Come cambiamento più significativo, si è verificato il riconoscimento della legge 104/92: con un aumento di 1.486 persone (+12,9%) ci sono ora quasi 13.000 altoatesini che vivono con una disabilità grave. Agli invalidi civili, ai quali è stato riconosciuto dalla commissione medica un handicap grave, vengono concessi una serie di diritti aggiuntivi, come il permesso di lavoro retribuito (per la persona interessata o per un familiare) e varie agevolazioni fiscali.

Se il grado d’invalidità è pari o superiore al 46%, la persona può richiedere anche il cosiddetto collocamento mirato ai sensi della legge 68/99. Ciò significa, che il disoccupato interessato viene iscritto in una lista di disoccupazione – l’elenco delle categorie protette – che gli facilita la ricerca di un lavoro adeguato con l’aiuto del Centro di mediazione lavoro. Rispetto all’anno precedente si è registrato anche qui un significativo incremento del 18,9%: Con un aumento di 864 persone, 5.440 persone in cerca di lavoro soddisfano ora i requisiti per il collocamento mirato.

Per quanto riguarda i ricorsi, nell’anno precedente sono state accettate 145 domande ovvero 32,7% delle domande presentate. “Gli interessati possono fare ricorso contro la decisione della Commissione medica nel momento in cui la decisione è ritenuta ingiusta. Se il ricorso viene accettato e l’invalidità civile di conseguenza aumentata (in percentuale), la situazione di vita della persona invalida migliora, potendo usufruire di più diritti”, spiega Thomas Aichner. Se si confrontano i dati attuali con quelli dell’anno precedente, si può notare che, con 444 domande (anno precedente: 516), sono state presentate un numero significativamente inferiore di domande di ricorso. “Nonostante questa diminuzione, la Commissione ricorsi ha accettato un numero considerevolmente maggiore di domande presentate, vale a dire 145 su 444 rispetto a 128 su 516. Ciò indica che le Commissioni mediche stanno fondamentalmente facendo un buon lavoro, ma che in circa un caso su tre trasmesso alla Commissione ricorsi, si sono sbagliate nella loro valutazione”, spiega Thomas Aichner.

Ripristinazione di tutte le attività delle commissioni mediche provinciali

“Come ci ha informato il Dr. Oliver Neeb, Direttore del Servizio di Medicina Legale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, le varie commissioni mediche provinciali stanno riprendendo la loro attività dopo una pausa di alcuni mesi”, spiega Thomas Aichner. Tra queste vi sono le commissioni mediche per il riconoscimento della legge 104/92, le commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile, della cecità e della sordità come anche la commissione ricorso. “A Merano e a Bressanone dal 15 giugno, a Brunico e Bolzano le visite di medicina legale il 1° luglio. Le visite per il collocamento mirato secondo la legge 68/99 iniziano già questa settimana”.