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Nuove direttive per la liturgia nelle unità pastorali

10 Giugno 2020

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Nuove direttive per la liturgia nelle unità pastorali

Nella diocesi di Bolzano-Bressanone sono entrate in vigore le nuove direttive per la liturgia nelle unità pastorali: puntano tra l’altro a favorire la celebrazione comunitaria in tutte le parrocchie secondo orari prefissati e a stabilire un luogo centrale nell’unità pastorale in cui sia garantita la celebrazione dell’eucarestia. 

Le unità pastorali, ossia l’insieme di parrocchie vicine che fanno rete fra loro, stanno prendendo sempre più forma e rendono necessario aggiornare le direttive nel settore liturgico. Le nuove direttive per la liturgia nelle unità pastorali sostituiscono quelle del 2009 e sono entrate in vigore il 31 maggio, festa di Pentecoste, frutto del lavoro degli organismi diocesani e dei responsabili delle singole unità pastorali. L’attenzione è rivolta in particolare alle domeniche e alle feste solenni, con due priorità di pianificazione: favorire la celebrazione comunitaria in tutte le parrocchie secondo orari prefissati e stabilire un luogo centrale nell’unità pastorale nel quale sia garantita la celebrazione dell’eucarestia.

“Da un lato – spiega il vescovo Ivo Muser – le nuove direttive accompagnano la vita liturgica nelle comunità parrocchiali anche tenendo conto dell’importanza delle diverse forme di celebrazione. Dall’altro prevedono un luogo che unisce la comunità e nel quale viene puntualmente celebrata l’eucarestia.” Monsignor Muser sottolinea che le direttive non devono sostituire dall’oggi al domani l’attuale pratica liturgica nelle unità pastorali: “Si tratta di iniziare un cammino comune e di attuare le indicazioni in modo che anche in futuro la celebrazione liturgica possa sviluppare la sua forza.” Le nuove direttive riguardano anche solennità particolari, le processioni, la liturgia nei giorni feriali, le varie forme di celebrazione (tra cui quelle in caso di malattia, lutto e le diverse preghiere comunitarie). Sacerdoti, diaconi e laici con specifico mandato sono responsabili in diverso modo della guida di celebrazioni liturgiche nell’unità pastorale. “L’accordo sulle celebrazioni liturgiche nell’unità pastorale – conclude il vescovo – comporta un impegno duraturo che richiede la disponibilità al servizio sia della propria parrocchia che di tutta l’unità pastorale.”

Domenica e festività

Secondo le direttive, la domenica e nelle solennità va stabilito in ogni chiesa parrocchiale un orario d’inizio della celebrazione liturgica comunitaria, orario che resta fisso. Se quel giorno non può aver luogo la celebrazione dell’eucarestia, all’orario fissato i fedeli sono invitati a riunirsi per la celebrazione della Parola, per la liturgia delle ore o altre forme di preghiera comunitaria. In ogni unità pastorale viene poi individuata una parrocchia in cui celebrare stabilmente l’eucarestia tutte le domeniche e nelle solennità, con orario fisso. Poiché tale celebrazione “centrale” è rivolta all’intera unità pastorale, va trovato un orario che permetta la partecipazione anche ai fedeli delle parrocchie limitrofe. In unità pastorali con fedeli dei diversi gruppi linguistici, nella celebrazione “centrale” dell’eucarestia va considerato il plurilinguismo.

Modalità per le processioni

Le processioni eucaristiche, precisano le direttive, sono unite in modo inscindibile alle celebrazioni eucaristiche che le precedono. Un esempio: se nella solennità del Corpus Domini si svolge anche la processione, questa deve avere la forma di una processione eucaristica, ossia con il Santissimo Sacramento. Se un sacerdote è impossibilitato a guidare la processione del Corpus Domini, può essere sostituito da un diacono o un ministro straordinario della comunione. In questo caso non ci può essere la benedizione eucaristica.

Il testo integrale delle nuove direttive è disponibile online sul sito della Diocesi al link: www.bz-bx.net/it/direttive-liturgia