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Di cosa si cibano le intelligenze artificiali?

21 Giugno 2020

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Di cosa si cibano le intelligenze artificiali?

IAQOS è l’Intelligenza Artificiale di Bolzano open source. Al pari delle altre Intelligenze Artificiali, si nutre di dati ma la modalità è differente rispetto alle IA con cui abbiamo solitamente a che fare: dialoga con la città e i suoi abitanti, con l’obiettivo di “educarsi” attraverso le narrazioni prodotte dalle comunità e restituire ai cittadini nuove opportunità di relazione, riflessione e interconnessione attraverso lo sguardo dei giovani partecipanti al progetto. In arrivo il terzo workshop con Antonella de Angeli (Unibz) e Riccardo Coluccini (giornalista freelance) il 25 giugno su S. Virtuale

IAQOS – Intelligenza Artificiale di Quartiere Open Source arriverà a Bolzano nell’ambito della 4° edizione di make it visible, il progetto culturale di Cooperativa 19 e Sineglossa, sostenuto dall’Ufficio Politiche giovanili della Provincia di Bolzano. Dal 29 maggio si sta svolgendo una rassegna di eventi e workshop online per raccontare, da diverse prospettive, come l’Intelligenza artificiale riguardi tutti da vicino e possa dare l’opportunità di realizzare con lei qualcosa che si può appena cominciare ad immaginare. Per farlo sono stati coinvolti artisti, scienziati, giornalisti e innovatori sociali, in una serie di incontri tematici aperti a tutti.

Il prossimo Web talk si terrà il 25 giugno alle 18 ed ha per titolo “I eat therefore I am” – Data: food for A.I. (Mangio dunque sono – Data: cibo per le I.A.). Per crescere e funzionare, le Intelligenze Artificiali “mangiano” ingenti quantità di dati. Ma cosa succede se assieme ai dataset con cui scegliamo di nutrire le I.A, trasmettiamo loro anche la nostra visione del mondo, con tanto di bias, pre-concetti, pregiudizi e false informazioni? Ne parleranno al talk Antonella De Angeli e Riccardo Coluccini.

Riccardo Coluccini collabora come giornalista freelance con diverse testate online, tra cui Vice Italia e Wired Italia. E’ inoltre membro del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali. Scrive di hacking, sorveglianza, diritti digitali e algoritmi di intelligenza artificiale. Antonella De Angeli è professoressa Ordinaria di Interazione Persona-Macchina presso la Facoltà di Sceinze e Tecnologie informatiche della Libera Università di Bolzano dove si occupa di studiare gli aspetti etici, sociali e cognitivi dell’interazione tra agenti naturali e agenti artificiali per fornire linee guida di progettazione e programmazione di una tecnologia più umana e sostenibile. La sua carriera scientifica si è sviluppata a partire dal dottorato di ricerca in Psicologia Sperimentale (1997 Università di Trieste). Dopo 4 anni di esperienza all’ Advanced Technology and Research group of NCR Ltd (UK) come senior HCI researcher, la sua carriera accademica include l’Università di Manchester (2004-2007 School of Informatics Lecturer; 2007-2009 Manchester Business School Senior Lecturer), l’Università di Trento (2009-2018 Professore Associato) e l’Università di Lincoln (2015-2018 Professor of Human-Computer Interaction). E’ inoltre autrice di numerose pubblicazioni scientifiche di rilievo internazionale.

L’evento si terrà nella Casa della Cultura di S. Virtuale, il paese digitale ideato da NOI Techpark. La partecipazione è gratuita e ci si registra sul sito https://virtual.noi.bz.it/users.html#group=kulturhaus-casacultura. Il Web Talk prevede l’approfondimento dei contenuti attraverso gli interventi dei relatori e l’interazione con i partecipanti. Per ulteriori informazioni c’è la mail dedicata: info@makeitvisible.it; e il sito internet www.makeitvisible.it.

L’intelligenza artificiale (AI, Artificial Intelligence) è una tecnologia informatica che rivoluziona il modo con cui l’uomo interagisce con la macchina, e le macchine tra di loro. L’intelligenza artificiale permette alle macchine di compiere operazioni e “ragionamenti” complessi, fino a poco tempo fa caratteristiche esclusive del ragionamento umano, in breve tempo.

IAQOS non è però come tutte le intelligenze artificiali a cui siamo abituati. Non è infatti una macchina che raccoglie indiscriminatamente i dati con un obiettivo di natura quantitativa, ma un’Intelligenza che dialoga con la città e i suoi giovani, con l’obiettivo di “educarsi” attraverso le narrazioni prodotte dalle comunità e restituire ai cittadini nuove opportunità di relazione, riflessione e interconnessione. Il progetto si rivolge, infatti, alle nuove generazioni e allo sviluppo delle loro competenze tecniche e cognitive nell’ambito delle nuove tecnologie. L’intelligenza artificiale è una tecnologia trasversale a tanti settori e diventerà sempre più parte della quotidianità; non deve spaventare ma essere compresa e “utilizzata” nella maniera corretta.

Make it visible è un progetto a cura di Cooperativa 19 e Sineglossa, realizzato con il contributo di Politiche giovanili – Alto Adige, il patrocinio di Faculty of Computer Science – Free University of Bozen-Bolzano e Fondazione Bruno Kessler, e la collaborazione di NOI Techpark