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Benessere. Memoria, attenzione linguaggio, funzioni da mantenere in forma, ma come?

16 Maggio 2020

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Benessere. Memoria, attenzione linguaggio, funzioni da mantenere in forma, ma come?

Il Centro di Riabilitazione Neurocognitiva (CeRiN) dell’Università di Trento a Rovereto lancia la proposta “AllenaMente” per mantenere attive queste funzioni. “AllenaMente” ha il duplice scopo di illustrare il funzionamento del nostro cervello e fornire alcune indicazioni su come allenarlo. Sul sito https://www.cimec.unitn.it/allenamente si trovano infatti mini-video divulgativi che illustrano le funzioni cognitive e le principali patologie che possono “colpirle”, insieme ad esercizi di diversa difficoltà. “AllenaMente”,
Come funzionano la nostra memoria, l’attenzione o il linguaggio? Ecco un piccolo estratto di ciò che è disponibile su “AllenaMente”.
La memoria è una sorta di magazzino in cui sono raccolti gli avvenimenti del passato ed è anche quella funzione che ci permette di apprendere cose nuove nel presente. Si noti come non esista un unico magazzino di memoria; esistono, invece, diversi scomparti. Una prima distinzione è quella tra la memoria a breve termine e la memoria a lungo termine. Alcune informazioni possono restare nella memoria solo per pochi secondi e fermarsi nello scomparto a breve termine. Altre, invece, possono essere ricordate per ore, giorni, mesi, anni o addirittura per tutta la vita, perché sono entrate nello scomparto a lungo termine.
L’attenzione – La prima cosa importante da sottolineare è lo stretto legame tra la memoria e l’attenzione. Alle volte, succede di non ricordare dove abbiamo riposto un oggetto, parcheggiato la macchina o cosa ci aveva chiesto di fare un collega. Iniziamo quindi a pensare di avere una pessima memoria! In realtà, in alcuni di questi casi è probabile che stiamo assistendo ad un fallimento delle nostre capacità attentive.
Il linguaggio – La comunicazione è un processo che consente lo scambio di informazioni tra un parlante e un ascoltatore. Il linguaggio verbale e non verbale sono sicuramente strumenti utilizzati durante lo scambio comunicativo quotidiano: la nostra competenza comunicativa, però, richiede l’integrazione di molte altre competenze cognitive, motorie, uditive e sociali. Per questo motivo può accadere che anche la competenza comunicativa con l’invecchiamento si deteriori, perché avviene un declino di altre funzioni ad essa collegate.
Il Centro di Riabilitazione Neurocognitiva (CeRiN) fa parte del CiMeC Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento. Forma professionisti nelle discipline cliniche delle neuroscienze cognitive e offre servizi clinici alla comunità: effettua prestazioni diagnostiche volte ad identificare i disturbi cognitivi, linguistici, motori e del campo visivo nell’ambito di varie patologie neurologiche. Al termine della valutazione, a seconda dei casi, si propongono percorsi riabilitativi cognitivi, logopedici e fisioterapici individualizzati o di gruppo. Inoltre conduce progetti di ricerca nell’ambito delle neuroscienze, con l’obiettivo di indagare i meccanismi alla base delle patologie neurocognitive e l’efficacia di interventi di neuro-riabilitazione.

Foto. Aula universitaria affollata