Crollo del Pil altoatesino, sono necessarie misure incisive
CNA-SHV: calibrare gli interventi della Provincia, ad esempio il nuovo polo economico per IDM.
“Lo scenario delineato dall’Istituto di Ricerca Economica della Camera di Commercio e dall’Astat è quanto mai realistico e rafforza la necessità di mettere in campo misure importanti in aiuto alle aziende”. Lo sostiene Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV, commentando i dati diffusi oggi (21 aprile) dalla Camera di Commercio e dall’Astat.
L’IRE prevede per quest’anno una diminuzione del prodotto interno lordo italiano compresa tra il 7 e l’11 percento e ha avviato una rilevazione straordinaria per meglio comprendere l’impatto della pandemia sull’economia provinciale. L’Astat valuta una perdita del Pil altoatesino 2020 tra 3,6% e 5,8%.
“Di fronte a queste analisi economiche – prosegue Corrarati – è doveroso da subito pensare al piano 2 a sostegno della fase 2 di riapertura delle aziende, da attivare quanto prima e con misure per tutti settori e ogni tipo di impresa”.
Secondo CNA-SHV è necessario al contempo “calibrare bene i prossimi investimenti prossimi in Provincia. E’ stato annunciato un investimento di 40/60 milioni di euro per la realizzazione un nuovo Polo dell’Economia in cui insediare IDM e altre strutture pubbliche. Crediamo serva un momento di riflessione per valutare se convogliare queste risorse verso le casse delle aziende e verso il rilancio della filiera corta in Alto Adige, come prevede peraltro il piano Restart Alto Adige di IDM, per accelerare i tempi della ripresa”.
Corrarati conclude: “Le piante deboli, già colpite da una tempesta, rischiano di morire se sono coinvolte in un secondo evento impattante. Così è per le nostre aziende, che solo da poco avevano ripreso il ritmo dopo la crisi del 2008. Questa seconda crisi, se non supportata da misure chiare, definite ed efficaci, rischia di mettere in seria difficoltà le aziende e di mettere a rischio migliaia di posti di lavoro”.
Foto, Claudio Corrarati.