Bolzano. Liberazione: Cerimonia al Muro del Lager
“Oggi stiamo vivendo una situazione che ricorda il coprifuoco, ma il 25 Aprile è la Festa della gioia, della Liberazione della fine della guerra. Si sono superati momenti davvero molto tristi facendo respirare corpo e mente nella ritrovata democrazia” così il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi. “Adesso siamo costretti ad afrontare un nemico invisibile – ha detto il primo cittadino – col quale non si può scendere a patti. Bisogna essere prudenti. Le regole vanno mantenute e osservate: la mascherina, le distanze, gli accorgimenti necessari. Queste sono le uniche difese che abbiamo contro questo virus in attesa che la scienza ci fornisca un vaccino. Oggi mi sento di rivolgere un appello ai bolzanini affinchè vivano questa giornata pensando ai Caduti, ai grandi patrioti, ai resistenti che ci hanno concesso di vivere nella democrazia e nelle libertà. La vita consente queste occasioni; lo facciamo con mestizia, ma anche con tanta gioia e fiducia nel futuro”.
Il Presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher ha detto che quest’anno la Festa della Liberazione assume un significato davvero molto particolare. “In un periodo nel quale dobbiamo anche subire delle restrizioni delle nostre libertà – ha detto Kompatscher – apprezziamo ancora di più ciò che la libertà rappresenta e offre. Oggi possiamo discutere, confrontarci, criticare liberamente ed abbiamo un Parlamento che decide le cose perchè eletto in uno Stato democratico. Allora invece era completamente diverso. Dobbiamo sempre ricordarci che la libertà, la democrazia, la solidarietà vanno difese ogni giorno e dobbiamo a questi valori ciò che possiamo vivere oggi. Vivere in un Europa libera e democratica, in un Paese dove si può discutere e nel quale soprattutto, possiamo scegliere noi liberamente chi ci governa.
Foto, da sx: Caramaschi, Kompatscher, Cusumano e Margheri.