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Covid -19, i centri antiviolenza sono sempre operativi

20 Marzo 2020

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Covid -19, i centri antiviolenza sono sempre operativi

I servizi di ascolto e consulenza comunque presenti e attivi.
“In questo terribile periodo, in questi giorni del quanto mai necessario e indispensabile #iorestoacasa, il nostro pensiero va alle situazioni umane di maggiore vulnerabilità sociale, dai profughi, ai senza tetto, ai detenuti e, a maggior ragione, a tutte le situazioni di violenza domestica e assistita” così l’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Bolzano Marialaura Lorenzini.  “L’ansia generata dal pericolo del contagio e dalla costrizione alla permanenza in casa di interi nuclei famigliari, non può che aumentare il livello di aggressività e sopraffazione di quegli uomini che già prima del Coronavirus esercitavano una qualsiasi forma di violenza contro le donne. Le limitazioni al libero movimento, l’impossibilità per i bimbi di andare a scuola, le difficoltà nelle relazioni famigliari e amicali, che spesso rappresentano un importante veicolo di sostegno e motivazione alla donna nella ricerca di aiuto, possono indebolire la determinazione individuale nell’attivare percorsi di sostegno professionale per uscire dalla situazione di violenza domestica, ma è importante ricordare che i servizi per le donne sono sempre attivi e presenti”.

In particolare le operatrici di GEA e Casa degli alloggi protetti, le due strutture cittadine specialistiche, continuano a garantire ascolto e consulenza alle donne, seppur in forme diverse, adattate alle attuali condizioni di emergenza sanitaria; le operatrici stanno dando grande prova di flessibilità e capacità organizzative e di coordinamento, visto che come in ogni professione di aiuto sociale, anche il loro servizio necessità sempre e comunque di un lavoro di squadra, di confronto tra colleghe e tra servizi diversi per continuare a garantire alti livelli di qualità delle prestazioni. Gea assicura quindi anche in questi giorni l’ascolto, l’accompagnamento alle donne e le consulenze personali, addirittura anche quelle legali, principalmente in modalità di colloquio telefonico e attivando gli incontri di persona solo nelle situazioni di particolare emergenza e pericolo per la donna. Il N° Verde 800 276 433 è sempre attivo, h24, 7 giorni su 7, niente di invariato rispetto al pre-Corona, solo il Centro antiviolenza è chiuso all’accesso al pubblico, ma le operatrici continuano ad assistere e monitorare le situazioni e le richieste delle donne. Anche il servizio di Casa degli Alloggi protetti è sempre operativo, seppur a regime più ridotto, in particolare offre sostegno e accompagnamento nel quotidiano alle donne già in carico, sempre in modalità di ascolto e consulenze telefoniche. E’ garantita l’usuale reperibilità delle professioniste al N° Verde 800 892 828 negli orari 8-12.30 e 13.30-17.00. Giova ricordare anche gli altri contatti sul resto del territorio provinciale: a Merano – Donne contro la violenza: 800 014 008 (24h), a Bressanone – Consultorio per donne che vivono situazioni di violenza: 800 601 330 (24h), e a Brunico – Servizio casa delle donne: 800 310 303 (orari di ufficio).

“È veramente fondamentale- sottolinea l’Assessora Lorenzini- la garanzia di questi servizi perché, se è vero che il Covid-19 non sospende, ma anzi forse esaspera la violenza maschile all’interno delle mura domestiche, a maggior ragione dev’essere sempre vera ed attuale la possibilità per le donne di cercare e trovare una via di fuga, una prospettiva di un futuro migliore, per sé e per i propri figli. E anche ai tempi del Corona, una telefonata è sempre possibile, e l’ascolto e l’aiuto è sempre garantito. Infine, l’ultimo, solito, importantissimo invito: a maggior ragione, in queste giornate di necessario isolamento forzato, manifestiamo tutti il nostro senso di responsabilità e coraggio civile: se solo abbiamo sentore o assistiamo a situazioni di violenza domestica e di pericolo per le donne e i loro figli, non giriamoci dall’altra parte, non facciamo finta di niente, ma sporchiamoci le mani, aiutiamole, sosteniamole, anche solo fornendo loro i quanto mai preziosi contatti telefonici delle operatrici dei Centri”.